Rincontrarsi
Data: 18/08/2022,
Categorie:
Dominazione / BDSM
Autore: Ade-69, Fonte: Annunci69
La stanza era illuminata da quei caldi e mobili chiaroscuri che solo la fiamma danzante delle candele sa creare. Luci e ombre, indispensabili le une alle altre.
Lei era di fronte a me, ad alcuni passi di distanza.
Indossava un vestito lungo, celeste pastello. Ad ogni respiro la luce ne mutava la sfumatura. Elegantemente scollato sul seno, era stretto in vita da una cintura d'argento di fili intrecciati, gli stessi che, seppur in minor numero, creavano il girocollo e gli orecchini pendenti, donando riflessi luminosi alla linea del volto ed ai capelli lunghi, lasciati ricadere sulle spalle scoperte.
I piedi scalzi erano l'unico richiamo al suo passato. Indelebile.
Da quanto tempo non la vedevo?
La stessa semplice eleganza. Lo stesso profumo.
Molte stagioni si erano susseguite dal giorno in cui ci eravamo lasciati, ma ora il ricordo della nostra storia era tutto lì, con noi. Inaspettato. Vivo.
Il corpo di lei sembrava immutato. La stessa nobile magrezza, la stessa vita stretta, lo stesso seno, piccolo, ma riscattato nell'eccitazione da capezzoli grossi e turgidi. Ed eccoli, premere prepotentemente sotto il tessuto del vestito, che le avvolgeva aderente il petto.
Il volto, un poco accaldato da un bicchiere di vino appena bevuto, non era cambiato, forse solo mosso da un accenno di lievi e piccole rughe, sparse qui e là. Gli occhi ricolmi da quel suo dolce desiderio provocante.
Mi avvicino e con una mano le sfioro una guancia, poi il collo. Sentì il ...
... fremito che le attraversava il corpo. Presi con la mano una ciocca di capelli, morbidi, profumati e li stropicciai tra le dita. Lei fece un respiro più profondo, gli soffiò nell'orecchio. Lei si sbilanciò leggermente, ed una spallina del vestito scivolò giù, scoprendo un seno.
I suoi occhi si abbassarono d'istinto, come per coprirlo e nascondere un imbarazzo nuovo, ma fu un attimo e si risollevarono lentamente verso di me, fissandomi con un taglio di luce. Un invito, un segnale, un desiderio, un mare di ricordi.
La nostra storia di amanti, nata quasi per caso, era cresciuta nel tempo tessendosi di tanti pezzi diversi, di tanti ruoli diversi.
Immersi in una sorta di alchimia che ci aveva attratti a vicenda, di corpo e di testa, ognuno aveva assaporato dell'altro l'eccitazione più profonda, nell'erotica consapevolezza che tra noi tutto potesse suscitare piacere, anche a volte il provare o procurare dolore, spesso superando nuovi confini, ma sempre con l'attenzione premurosa di non arrivare mai ad un punto di non ritorno, di non piacere, di puro dolore. Alla base di tutto, quel potere che lei mi aveva concesso, quel potere che io avevo esercitato su di lei, per mesi e mesi, in un continuo crescendo.
Inebriato dai ricordi, presi tra le dita quel capezzolo scoperto e cominciai a stringerlo dolcemente, mentre lei mi fissava dritto negli occhi; poi strizzai forte, come un tempo, e lei buttò la testa indietro, ansimando e piegandosi un poco sulle ginocchia. Pochi movimenti di ...