Cercasi squirtatrice - Racconti Erotici

Cercasi squirtatrice

... faceva sfilare il nemico sconfitto e prigioniero con le armi in pugno, dimostrando che era stato sconfitto si ma avendo combattuto in modo valoroso e con onore.

“Concesso, Giovedì alle 13” mi rispose.

“Giovedì alle 13” risposi.

Mi affrettai a prenotare la medesima stanza.

Adottai la stessa prassi, prenotai per due ore.

La scena si svolse ne più ne meno come la prima volta. Riprovai qualche variante della stessa tecnica ma ovviamente non funzionava. Lei sembrava divertita.

“Sei Tenace” mi disse. “La goccia piano piano scava la montagna” aggiunse. “Ma il fiume in piena la spazza via” continuò.

Mi fermai.

Erano trascorsi solamente 10 minuti circa.

Non capivo più per quale motivo mi trovassi lì.

Ero partito con un obiettivo ben preciso ed ora mi ritrovavo davvero fuori strada.

Rise vedendo le smorfie che man mano si disegnavano sul mio volto durante il dispiegarsi dei miei pensieri.

Rise, ma non sguaiatamente.

Si girò, si distese a pancia in giù mettendo in risalto la curva che il suo burroso sedere disegnava.

Alzando ed agitando piano le gambe in modo malizioso notavo quel bellissimo culo che non avevo ancora preso in considerazione.

Quella visione, veramente una visione, mi portò fuori dal mio personaggio, quello del corretto e prevedibile uomo maturo nei confronti di una ragazzina che potrebbe essere benissimo sua figlia.

Quella splendida visione mi liberò “hai un culo da favola, Troietta”

“Te ne sei accorto, Porco ...

... depravato” disse col sorrisetto malizioso di chi sa di star giocando col fuoco.

“Chissà quanto cazzo si è preso”

“Non puoi nemmeno immaginarlo” mi rispose.

Ci guardammo e ci mettemmo a ridere entrambi.

Come per sottolineare questo nuovo livello di intimità le schiaffeggiai le chiappe.

Emisero un suono magnifico. Ne diedi un’ altro ed un altro.

Era un culo veramente che sembrava attirare gli schiaffi. Dopo l’ultimo colpo mi parve di sentire come un suono profondo provenire dalla gola di lei.

La guardai un po’ stupito.

Aveva uno sguardo diverso, i tratti del viso si erano tramutati in quelli di una pantera.

Istintivamente diedi un’altro schiaffo a quel culo magnifico. Un suono ancora più profondo dalla sua gola.

Cominciò a variare rumorosamente il respiro.

Ancora uno schiaffo e poi un altro.

Si, quella era la chiave.

Il respiro fuori controllo, il viso trasfigurato.

Emise una voce cavernosa “potrei essere la tua bambina”.

Il respiro affannoso.

Cominciai a schiaffeggiare furiosamente il culo di quella Troia.

Stava perdendo il controllo, come me del resto.

Quando le sue dolci chiappe assunsero un colorito violaceo intenso, superato un certo limite, comincio a contorcersi, quasi fosse una posseduta, una indemoniata. Tremava.

Le partì un orgasmo violentissimo, tremava e finalmente squirtava, schizzava litri di roba contro la testiera del letto, sembrava una pistola ad acqua.

Dopo 4 getti potentissimi alzò la testa, mi guardò quasi ...