Cercasi squirtatrice
Data: 10/08/2022,
Categorie:
Etero
Autore: Jverne70, Fonte: Annunci69
... mettendo in mostra la sua bella succosa pesca. Non un singolo pelo aveva mai solcato quella tanto agognata meta.
Completamente priva di peli, quasi come quella di una bimba, tanto era morbida la sua figura, mi lasciò un po’ in imbarazzo. Le dissi di mettersi l’intimo.
Nel fare questo si tolse del tutto l’indumento protettivo mettendo in mostra i seni con due capezzoli che da soli valevano tutta quella settimana di febbrile attesa.
Le chiesi una deroga, se potevo prendermi cura, per un attimo, di quei due boccioli. Acconsentì.
Per correttezza io rimasi a torso nudo ma con i pantaloni, per lasciarle un maggior margine di sicurezza rispetto alle mie intenzioni.
Ora questo filtro di tessuto tra noi era a malapena sufficiente a trattenere la mia eccitazione.
Lasciai i seni per tuffarmi letteralmente in quel solco tanto magnificato nella storia umana, nella speranza di poter soddisfare la mia sete di dolce nettare.
Assaporai quella meravigliosa delizia. Affondai la lingua, baciai, succhiai misi in atto tutto il mio mestiere, la mia esperienza maturata in anni.
Infilai le dita. Solo così riuscii a procurarmi,attraverso l’umido sulle dita, un po’ di sapore femminile.
Per circa un ora misi tutta la mia arte ma non ne ricavai per nulla quel liquore tanto agognato.
Mi fermai, mi diedi per vinto.
La “bambola” stava tranquilla, aveva provato sì molto piacere ad essere nelle mie mani ma non aveva avuto un vero orgasmo, così come mi aveva “promesso”.
Un ...
... po’ demoralizzato non le dissi ovviamente nulla di sconveniente.
Lei era comunque alquanto divertita e le rimaneva un sorrisetto malizioso stampato sul volto mentre si rivestiva. La salutai e le diedi una rosa che mi ero preparato. Mi ringrazio, mi fece i complimenti per la correttezza e la galanteria. Era sulla porta rivolta verso l’uscita.
Si volto, mi disse all’improvviso “ ai visto che non hai scoperto il mio segreto?”
poi aggiunse “ se vuoi riprovarci Giovedi alla stessa Ora” sorrise e si dileguò.
Fui preda di un turbinio di emozioni contrastanti, passai dal pensarla un Angelo al suo opposto, un diavolo.
Lasciai la stanza ed andai verso casa.
I giorni passavano.
Non le avevo più risposto.
La domenica mattina mi arriva una foto su Whatsapp.
Era lei Flavia, che mi mandava la foto delle sue mutandine evidentemente fradice. “Arrabbiato?” .
Devo dire che non lo ero per nulla ma in quel momento diventai furente. Mi stava prendendo in giro? per qual motivo? si divertiva in quel modo?.
Non le risposi.
Mille domande, mille dubbi mi pervadevano. Scrissi poi cancellai e poi riscrissi. Cercavo di risponderle ma ero attraversato da mille dubbi. Quella diavoletta, in realtà il pensiero si era formato con la parola “Troia”, mi teneva in pugno.
“ Chiedo l’onore delle armi” le scrissi questa frase, non so da dove mi venne. Mi pentii poi di averla spedita.
“L’onore delle armi” era una pratica “cavalleresca” applicata in tempi di guerra quando si ...