Colazione Da Alessia
Data: 07/08/2022,
Categorie:
Etero
Incesti
Autore: auditore, Fonte: RaccontiMilu
... cambiai mentre lei in bagno smontava a suon di struccanti e acetone, l’impalcatura di donna realizzata felice e sicura di se.Quando entrò nella sua stanza con il suo pigiamone rosa e grigio, ricominciò ad essere la solita Alessia, ma con un bel sorriso sulle labbra toglieva i tanti cuscini decorativi per permetterci di entrare nel lettone.Ci infilammo sotto le coperte con le lenzuola gelate ed inevitabilmente ci avvicinammo:-Fa proprio freddo stanotte- dissi-Che ne dici di un abbraccio per scaldarci- e accettando mi spostai tra le sue braccia che quasi maternamente mi accolse, facendomi poggiare la testa sul suo petto e accarezzandomi i capelli mi fece addormentare.Come mio solito mi svegliai, nella stessa posizione, dopo tre ore per andare a pisciare e quando tornai potei annusare il buon odore di quel letto e soprattutto il profumo dolce che emanava mia sorella.Dormire con lei era come essere avvolti in un morbido abbraccio tra i cuscini, le calde coperte e la sua abbondante fisicità.Per una settimana dormimmo abbracciati e comodi, finché la mattina di Natale ci dovemmo salutare perché avrebbe raggiunto i miei genitori per festeggiare, mentre io ero esiliato lontano da quel clima gioioso che sicuramente di sarebbe respirato a casa. Sperai che, parlando onestamente a mio padre, lui mi avrebbe in qualche modo perdonato e a fine condanna riaccettato in casa.Prima di uscire Alessia si lavò e si cambiò totalmente mettendo tutto a lavare, così pensai di lavare tutto e farle ...
... trovare già stirato il suo pigiama preferito.Solo in casa presi il cesto dei panni sporchi e uno a uno li caricai in lavatrice; quando presi il morbido pigiamone fui inebriato dal forte profumo di mia sorella ed irresistibile me lo portai al naso per sniffarlo ancora di più. Quando vidi che, in fondo alla cesta, c’era pure l’intimo di mia sorella ebbi un momento di confusione; presi il grande reggiseno nero e notai che era abbastanza largo come cinturini, ma le coppe non erano così enormi, forse era una 4^ taglia. Ma l’inconfondibile è delicato aroma che emanava mi obbligò a portarmelo nuovamente al naso; respiravo profondamente l’odore dei seni di mia sorella e più ne aspiravo più ne necessitavo. Non potei fare altrimenti nemmeno con le mutande nere e semplici, senza alcun ricamo; queste erano grandi ed elasticizzate, per contenere il pesante fondoschiena di mia sorella.Quando le annusai, sicuro di avvertire ancora il profumo dei vestiti, sentii l’indiscutibile afrore di donna che come un’edera si arrampicò abbarbicandosi nelle mie narici.Non riuscivo a smettere di inalare, nonostante sapessi che si trattava dell’intimo usato di mia sorella; un’imprevista erezione si stava sviluppando nel mio pube e d’istinto usai le mutande per masturbarmi e venire abbondante sull’indumento.Incredulo dell’effetto che mi aveva fatto quel l’intimo da donna, restai intontito tutto il giorno e solo al rientro in tarda serata di Alessia, ripresi la mia solita lucidità.Carica come un mulo, di regali ...