Elena, Dante ed io
Data: 04/08/2022,
Categorie:
Cuckold
Etero
Autore: 1945, Fonte: RaccontiMilu
... volontariato nel paese. Non sarebbe stato facile. Nelle chiacchierate d’ufficio, parlando delle nostre vite, Dante mi aveva detto che Elena era di principi solidi , forse persino antichi, che per lei la famiglia era sacra e che non ammetteva “distrazioni”, inoltre non le piacevano le smorfiose e quelle che si atteggiavano a dive. Avevo anche scoperto che aveva avuto un solo fidanzato prima di incontrare lui. Non beveva alcolici, nemmeno vino , e quelle volte che festeggiamo per brindare per i risultati avuti si limitava a bere un mezzo calice di spumante e quel poco era sufficiente a “stordirla”. Era una mamma senza grilli e pretese particolare; l’unico sfizio era che amava molto il ballo. Disse anche che era anche timida, ed alla mia obiezione in merito, disse che solo durante il contesto del ballo si “apriva”. Io volevo sapere di più ed un giorno lo portai a parlare di “Victoria secret’s”, di quelle stupende modelle che indossando un intimo devastante allietano i sogni di milioni di uomini. Gli chiesi se avesse mai visto in tv qualcuna di queste sfilate ed al suo sì, ebbi buon gioco, parlando ,parlando, ad arrivare a chiederle se Elena indossasse i reggicalze lamentando che la mia non voleva nemmeno parlarne (era vero). Dante si fece “gonfio”. Si, Elena li indossava. Era un piacere che faceva a lui, se fosse stata per lei… Gliene aveva comprato tre paia e lei li indossava soltanto al ballo, e non sempre, e su esplicita richiesta di lui in altre occasioni. E quando con ...
... fare scherzoso gli feci i miei complimenti e “scivolai” con un po’ di volgarità: su con quel culo sai che piacere. Lui disse ridendo, ma con una leggera tristezza: quello no, è tabù. Il discorso finì lì e continuammo a parlare delle modelle di Victoria. Preparai la mia strategia. Organizzai più cene del “gruppo ballo” per migliorare la nostra sintonia ed abituare a stare insieme che ci fossimo tutti o meno. Fu interessante scoprire che Elena non beveva alcolici nemmeno un bicchiere di vino e che quando nei festeggiamenti per qualcosa per farci contenta beveva anche un solo calice di spumante andava in confusione. Questo me lo confermò in modo innocente anche Dante. Avevo trovato un tallone d’Achille Cominciai ad affidare a Dante dei lavori che a volte richiedevano la sua presenza lontano da casa per almeno una notte. Ne fu contento perché in parallelo si alzò il suo stipendio e fece delle attività relazionali interessanti. Elena pian piano si rilassò con i componenti del gruppo e ormai anche fuori dal locale da ballo chiacchierava spontaneamente con tutti e passava lunghi periodi lontano da Dante anche in pista. Arrivò il momento cruciale. Organizzammo un’uscita di gruppo presso un locale da ballo della zona, ma quel pomeriggio arrivò, tramite me una brutta notizia per Dante. Doveva andare subito da …., un grosso cliente, affiancando Giorgio, il subagente, per un’importante trattativa. Avrei dovuto andarci io , ma una improvvisa chiamata dalla Direzione mi aveva dato un altro ...