1 è poco, 2 sono troppi? – Racconto richiesto
Data: 28/07/2022,
Categorie:
Erotici Racconti,
Racconti Erotici,
Sensazioni
Autore: Bazinga89, Fonte: RaccontiMilu
... prossima preda. “Voglio che mi guardi mentre le te lo succhio. Voglio che mi fissi mentre vieni” Le mie parole hanno il magico effetto di renderlo, se possibile, ancor più eccitato e teso allo spasmo. Ora che ho i suoi occhi puntati addosso mi prende voglia di giocarci con la lingua, dare spettacolo. Comincio a farla correre lungo tutta l’asta in maniera frenetica. A volte allargandola per leccarlo nella sua interezza, altre stringendola per andarlo a torturare con la punta proprio lì dove so che è più sensibile. Inframezzo il tutto con abbondanti rivoli di saliva ogni volta che posso. Prendo a baciarlo sensualmente. I miei occhi piantati nei suoi. Appoggio le labbra alla cappella e lo bacio con delicatezza. Centimetro per centimetro. La lingua fa capolino e va a scendere in cerca del frenulo. Comincia a lambirlo velocemente, come una piccola, tremenda lucertola. Colpetti veloci, il contatto delle labbra, lo vedo riflesso nelle sue pupille quanto gli stia piacendo. Spalanco la bocca e lo ingoio di nuovo. Occhi fissi sui suoi, quasi in segno di sfida. Vediamo se resisti a questo. Comincio a spompinarlo furiosamente con un ritmo da capogiro, accompagnando con una mano il ritmo delle labbra. Ogni affondo altra saliva si riversa sul cazzo, rendendolo più scivolo, dandomi modo di spingermelo ancora più a fondo in gola. Sono al mio limite e sono costretta ad accompagnare ogni affondo con un verso gutturale e lo adoro. Stacco la bocca e mi porto ad un centimetro dal suo viso. I ...
... miei occhi riflessi nei suoi. La mia mano che continua imperterrita a segarlo furiosamente, avvolta solo intorno alla cappella, come piace a lui. Lo bacio in bocca mentre faccio scorrere le unghie lungo tutta la lunghezza del cazzo e gli infilo prepotentemente la lingua in gola. E’ tempo di farlo sborrare. Scendo di nuovo e me lo pianto in gola. Ora è la lingua a muoversi mentre le labbra rimangono ferme, attorno all’attaccatura della cappella. Intreccio le dita della mani e gli chiudo la base del cazzo in una morsa. Lo sego con violenza seguendo il ritmo impartito dalla lingua. Non ha scampo. Lo vedo chiudere gli occhi e gettare la testa all’indietro ma lo afferro prontamente per le palle e gli biascico: “Guardamih!” Riprende a fissarmi come un cucciolo spaventato. E’ al limite. E’ tempo della mia ricompensa. Dopo un altro paio di minuti lo sento irrigidirsi e strabuzza gli occhi quasi intimorito dalla potenza dell’orgasmo che sta per travolgerlo. Allargo la lingua in bocca e la vado ad incollare al palato per evitare che mi strozzi con i suoi schizzi e mi preparo ad accoglierlo. Viene. E’ un fiume. Caldi getti di densa sborra mi inondano il palato uno dietro l’altro in un’oscena danza. Il suo cazzo prende a pulsare ed ogni fremito corrisponde ad un altro getto, più denso del primo, più violento. Distinguo senza fatica almeno 4 zampilli differenti del suo piacere e continuo a segarlo per tirarne fuori ancora un paio. Avida. Insoddisfatta. Ha imparato la lezione a quanto pare ...