Plagio
Data: 28/07/2022,
Categorie:
Trans
Autore: DianaLugano, Fonte: Annunci69
... maschio è inorridito al pensiero di baciare un altro uomo. Per me non è così: quando bacio non penso a chi sto baciando, bensì alle sensazioni profonde che l’altro/a mi comunicano. Segui?”
Giulia annuisce in modo annoiato e non dice nulla; sembra non le interessi quanto le sto dicendo: le mani maestre non si staccano dalla mia calda e liscia pelle.
“Sei proprio brava Giulia, adoro il massaggio, il tocco delicato delle mani e le dita che sanno esattamente come muoversi.”
Sembrava non aspettasse altro: le sue carezze si spostano sui glutei, sulle cosce e sull’interno. Tremo, vibro, mi sento eccitata da questa sconosciuta che farmi sentire sicura insieme a lei.
“Devi abbassare il perizoma; per passare la crema: fallo tu che non hai la mani unte”, mi intima. Non terminò la frase e quel filo sottile già si era abbassato sui fianchi lasciando intravvedere tutto.
Il suo tocco così delicato mi stimola in modo inequivocabile e le sue dita cosparse di crema scivolano senza indugio tra i glutei facendomi gemere di piacere. Mi accarezza l’ano e scende giù fino ai testicoli provocandomi piacere immenso.
“Hai un fondoschiena da urlo” sbotta lei.
“Ma tu fai così con tutti gli sconosciuti?” le replicai.
“No”, continua lei, “. Sono giorni che ti osservo ed ho imparato a conoscerti: mi piace il tuo modo di muoverti, di essere così femminile su quelle gambe lunghissime, il tuo corpo sensuale e la tua voce che è un misto tra maschio e femmina. E sapere che hai un ...
... pene tra le gambe mi eccita da morire. Non ci dormo la notte”.
Ed intanto le sue dita scivolano sempre più dentro. Non so più cosa fare, non so come trattenermi: non ce la faccio proprio. Prima infila un dito e poi, una volta che questo ha lubrificato bene, inizia a penetrarmi con due… poi con tre! Indescrivibile la sensazione che quell’essere riesce a regalarmi e che non conosco ma sembra conoscermi meglio di chiunque altra.
Mi accorgo che qualcuno arriva in spiaggia e noto anche alcuni sguardi di malintenzionati. Chiedo quindi a Giulia di fare un attimo di pausa, così da potermi rilassare un po’ (nel senso che non mi sarei certo potuta alzare in quel momento, eccitata com’ero).
Sistemo il bikini e ci dirigiamo mano nella mano verso il mare: le grandi onde le spostano il minuscolo costume bianco mettendo in risalto due seni invidiabili, proporzionati al suo splendido corpo, sinuosi, tondi, come i suoi fianchi. I capezzoli che sbocciano irrigiditi grazie all’acqua fresca le conferiscono ancora più eros. Il costume bianco ormai trasparente (e sicuramente lei lo sapeva) diventa un’arma di distruzione di massa. Potevo vedere tutto: la forma del suo pube, grande e sporgente, le grandi labbra, molto grandi e carnose. Giochiamo tra i flutti, ci abbracciamo, ci tocchiamo: anche lei apprezza. Si siede sulle mie gambe, il viso rivolto verso di me: mi bacia a lungo, mi masturba e quando lo sente pronto scosta il costume e non esita ad introdurlo nel suo ventre come se volesse ...