1. Il prato in città


    Data: 28/06/2018, Categorie: Trans Autore: Marta-trav, Fonte: Annunci69

    ... lui.
    
    Bagnarlo? Nella mia innocente inesperienza mi guardo intorno in cerca di un lavandino oppure di una bottiglia d’acqua.
    
    “Dai, leccalo, sputaci sopra”.
    
    Ecco cosa intendeva per bagnarlo…che sciocco che sono!
    
    Devo dire che l’idea di leccare un ano non è che mi sia mai venuta in mente. Ma in questo momento non sto ragionando con la testa. No, sto ragionandocon la mia parte del corpo visibilmente eccitata. E si sa, l’eccitazione, spesso, ci fa fare cose che la ragione ci avrebbe impedito.
    
    E cosi affondo la mia bocca tra le chiappe di Luigi, tiro fuori la lingua e inizio a bagnargli il buco. E sento solo sensazioni positive.
    
    “Bravissimo, così…che bello…infila la lingua dentro, dai…se vuoi, usa anche le dita…dai”. Luigi sembra molto soddisfatto del mio trattamento.
    
    Spingo con la lingua, riesco ad infilargliela dentro. Mi allontano un po’. Gli sputo sul buco. Ritorno a leccarlo. Entro nuovamente dentro di lui con la lingua. Mi allontano di nuovo. Gli infilo un dito dentro. Lo sento cedere facilmente. Aggiungo un secondo dito. Entra facilmente. Li ruoto. Dilato il buchino.
    
    Gli piace, è evidente.
    
    “Ora sono pronto. Dai, infilami il cazzo. Fammi il culo” mi dice con la voce roca per l’eccitazione.
    
    Mi rialzo, fletto nuovamente le gambe, piego il mio cazzo (che, ora, mi sta facendo veramente male dall’eccitazione) e poggio la cappella sul suo buco.
    
    Inizio a spingere e, stavolta, entra immediatamente.
    
    Il glande sparisce in un attimo, risucchiato ...
    ... nel culo di Luigi.
    
    “Bravissimo! Così!”.
    
    Continuo a spingere, continuo a entrare.
    
    Non trovo una grande resistenza. Immagino che quel canale di Luigi sia piuttosto allenato a prendere calibri anche più grandi del mio.
    
    Ora sono completamente dentro. I miei testicoli sono a contatto con i suoi.
    
    Sento il calore delle pareti del culo di Luigi avvolgere completamente il mio cazzo. E la sensazione è meravigliosa.
    
    “Adesso muoviti, avanti e indietro”. E’ quasi un ordine.
    
    Inizio a scoparlo. Prima dolcemente e poi, su sua richiesta, sempre con maggiore forza.
    
    Lui geme. Io respiro affannosamente. Sono sudato. Fa veramente caldo.
    
    Il rumore che sento è particolarmente affascinante. Il mio cazzo scivola avanti e indietro. Il culo di Luigi cede facilmente sotto le mie spinte. I miei testicoli sbattono contro i suoi.
    
    Da qualche parte, nel mio profondo, sento risalire una forza esplosiva.
    
    L’orgasmo parte da lontano. Lo sento risalire chissà da dove. Si fa largo dentro di me. E chiede spazio.
    
    Lo dico a Luigi. “Sto…per…venire”.
    
    Non dice niente. Continua a rimanere lì, a quattro zampe, con il mio cazzo nel culo.
    
    Non ce la faccio più. Ma non so cosa fare. Mi sfilo? Continuo?
    
    Non faccio in tempo a decidere.
    
    La violenza del mio orgasmo è devastante.
    
    Vengo dentro Luigi. Uno, due, tre, cinque, sette, forse otto schizzi. Accompagnati da gemiti di piacere. Sia miei, sia suoi.
    
    Mi tremano le gambe.
    
    Mi sfilo da Luigi e mi siedo a terra, accanto a ...