Roberta
Data: 28/06/2018,
Categorie:
Hardcore,
Autore: antonio89x, Fonte: xHamster
... situazione?"
"Io? No, mai..."
"Ahh, caratterino sottomesso e assecondante?"
"L'hai capito eh? Docilissimo, garantito".
"Sai che farei ora? Una cosa grandiosa, bella, non so neanche io..."
"Ma che dici, Roberta..."
"Sono un po' briccona... lo so..."
"Direi parecchio... Beh? Cosa faresti?"
"Mi vergogno e ti faccio un pò alla brace prima di dirtelo..."
"Che proprio tu ti vergoni, non ci credo proprio, se permetti!"
"Ah non ci caschi, eh? Io ti voglio toccare, baciare, spingerti contro il
muro, fare miei i tuoi capelli...."
"Beh, se non ti togli mai gli occhiali, te lo permetto."
"Oh! Esce fuori il tuo lato feticista! Avevo visto bene, quando ho notato
che li guardavi..."
"Già".
"Vuol dire che me li toglierò solo per farteli leccare".
A quel punto ero fritto. Con una frase del genere, resto sempre fritto. A
lei non restò che l'affondo finale: "Vieni con me, seguimi. Paga il conto e
seguimi, così scopri anche perchè ti ho dato appuntamento qui."
Scoprii che ci eravamo visti lì perchè ci abitava. Aveva un piccolo
appartamento proprio nella traversa accanto, al primo piano. Un
appartamento modesto, giusto due camere bagno e cucina, dove viveva sola.
Di nuovo la paranoia, per me. Non mi era mai successo di trovarmi in una
situazione erotica al primo appuntamento. Mai. Era la prima volta che ci
vedevamo, e già ero in casa sua. Mi corse un brivido lungo la schiena.
Una delle due camere era il salotto. Si ...
... accomodò sul divano e mi fece cenno
di non sedermi, per poi aggiungere: "Prima di tutto spogliati, fammi vedere
come sei fatto, almeno. Poi, ti dovrò fare alcune domande... nel frattempo
spiegami cosa ti piace subire..."
"Sono molto attratto dal bondage, Roberta, mi piace farmi impedire i
movimenti, farmi legare, farmi possedere mentre non posso muovermi, dare
piacere alla mia partner senza poterla toccare e senza poter godere."
"Ma che bravo, avevo capito bene allora, che tipo sei... Ho avuto un buon
intuito, come al solito."
Ero nudo, completamente, lei si alzò e mi girò attorno, poi aprì il primo
cassetto in alto di una cassettiera, e prese una corda da sei millimetri,
di quelle che passano negli anelli dei gazebo che si vedono in strada o
nelle fiere, lunga circa un metro, tornò da me, e me l'avvolse attorno ai
polsi, facendo un nodo finale, non stretto da far male, ma abbastanza da
non farmi muovere le mani, che ora tenevo unite sulla pancia.
"Vatti a sedere, che ho un po' di cose da chiederti, per capire dove
possiamo arrivare".
Mi lasciai cadere sul divano, lei iniziò a spogliarsi, e intanto faceva
domande.
"Hai detto che ti piace il bondage, ma la legatura come la vuoi? Solo
stretta, anche scomoda, o preferisci qualcosa di estremo e dolorante?", e
intanto il jeans le era saltato via.
"Guarda, per me va bene tutto, posso arrivare fino all'estremo e
dolorante... certo, senza esagerare..."
Si tolse la ...