Eravamo 4 amici al bar/ 1 - caterina e lucia
Data: 23/07/2022,
Categorie:
Tradimenti
Autore: Honeymark, Fonte: Annunci69
Avevo passato gran parte della mia vita considerando tabù le mogli dei miei amici. Per me erano sacre. Finché non... si fecero vive loro. Neanche si fossero messe d’accordo. O sì?
Ma cominciamo da capo.
Eravamo quattro amici al bar... Cioè lo siamo ancora, ma poi ci siamo sposati e siamo rimasti quattro amici, non più al bar. Quattro famiglie con figli. Però continuando a frequentarci e a divertirci insieme. Quello che mancava venne fuori 10 anni dopo.
Una notte di Capodanno eravamo davanti al caminetto della baita di montagna di Luigi, mentre avevamo lasciato i bambini in città con le babysitter. Avevamo finito di mangiare crauti, pancetta, wurstel e cotechino con le lenticchie e cercavamo di digerire il tutto con grappa alle erbe.
Non ricordo come iniziò il discorso, ma ad un certo punto ci trovammo a parlare di sesso, quello che in sostanza non praticavamo praticamente più.
- Dopo 10 anni di matrimonio – ci spiegò Luigi, il sapientone – ti passa la voglia. È comprensibile, no?
- Comprensibile un cazzo! – Sbottò Caterina, moglie di Luca. – A parole chiavereste tutte, ma poi, strucca strucca, non fate un cazzo! Dire che diventate pigri è un eufemismo.
- Puoi dirlo forte! – Aggiunse Lucia, moglie di Ugo. – Ragazzi, dovere svegliarvi! Altrimenti ci arrangiamo noi!
Laura, moglie di Luigi, non disse niente. Lei era sempre altera e dominante, con la puzza sotto il naso. Era amica nostra anche lei, sia ben chiaro, ma si sentiva superiore a noi. In ...
... particolare ce l’aveva con me sostenendo che ero sboccato, grossolano, smodato. Un maiale. A parole, almeno. Mi guardò, in attesa di una delle mie battute sul sesso, pronta a criticarmi.
- Chi c’ha la figa e non me la dà/ che un cazzo nel culo lo possa piglià!
- Matteo...! – Esclamò mia moglie, trattenendo a stento la risata. – Un bel francesismo.
- Parole anche le tue! – Rimproverò Laura, che aveva avuto conferma del mio essere maiale.
Gli amici sapevano che pubblicavo racconti erotici di successo perché glieli avevo fatti leggere. Anzi, erano gli unici a sapere chi si nascondeva dietro al mio sinonimo. Dicevano che so scrivere bene, ma non avevano mai espresso giudizi sui contenuti erotici. Neanche mia moglie. Però sapevo che chi li leggeva poteva conoscere meglio le proprie tendenze eccitandosi di fronte ad alcune scene e restando indifferenti (o peggio) leggendone altre,
- Sentite, faccio una proposta. – Dissi allora serio. – Ho un’idea.
- Meglio che non la tiri fuori! – Brontolò Laura.
- Parla invece! – Gridò Caterina sghignazzando. – Proponi un’ammucchiata?
- No. – Risposi. – Propongo questo. Ognuno di noi scrive su dei bigliettini ciò che vorrebbe fare per soddisfare i propri istinti erotici. Poi li mettiamo in un vaso e infine li leggiamo per vedere cosa cova dentro di noi. Che ne dite?
- E dopo cosa ne facciamo? – Domandò Lucia.
- Ne parliamo poi.
Meditarono un po’.
- Non sarebbe male, – borbottò Caterina. – Potrebbe emergere un segnale per ...