1. Cena da amici II


    Data: 23/07/2022, Categorie: Dominazione / BDSM Autore: Akai_, Fonte: xHamster

    ... Non la lasciava. Chiuse gli occhi, le lacrime le scesero calde sulle guance, afferrò il tronco a cui era poggiata. Aspettò. Si disperò aspettando. Il corpo cominciava a tremare. Lievemente, in gola, filtrava un minimo d’aria.
    
    “Calma… Respira…”
    
    Quelle parole, quel tono, il calore di fronte a lei a contrasto con il legno freddo. Respirava lenta, come mentre si dorme, come se non ne avesse bisogno. In tutta la sua vita aveva sprecato moltissima aria, ora soltanto si accorgeva di quanta poca le era davvero necessaria.
    
    Aprì gli occhi, anche le lacrime erano ormai diventate fredde.
    
    “Bravissima…”
    
    Gli sorrise, lui rimase impassibile, la guardava, le scrutava dentro, la toccava nel profondo. Sempre tenendola ferma con la mano destra al collo, le poggiò l’altra mano sulla coscia nuda, appena sotto l’orlo del vestito. Le dita fredde la fecero rabbrividire, ma quando le mosse verso l’alto capì cosa voleva fare
    
    “Non…”
    
    le strinse con forza e forse anche con un po’ di cattiveria la parte alta della gola bloccandole la seconda parola: “qui”, se lo disse in mente, sperando che lui capisse.
    
    “Non hai capito, non sei tu a decidere cosa fare.”
    
    La sua voce così suadente non sembrava affatto avere detto una cosa del genere. Lentamente fece salire le dita tra le cosce calde, gliele bloccò stringendo le gambe ma le sorrise diabolicamente e le poggiò tutta la mano sulla coscia tornita e gliela strinse
    
    “Almeno reagisci un poco… mi annoio se ti comporti da ...
    ... bambolina…”
    
    Quella mano forte che le strizzava la carne morbida la stava ghiacciando ma averla chiamata bambolina la stava facendo infuriare. Era sempre stata una donna indipendente, non aveva mai fatto la bambolina di nessuno! Le vide la voglia di rivincita negli occhi e di tutta risposta le strinse più forte il collo.
    
    “Forse non hai ancora ben capito. Non hai la minima possibilità contro di me. Faccio quello che voglio con il tuo corpo e con la tua mente.”
    
    Dicendo questo forzò la stretta delle gambe facendo avanzare la mano ancora più in alto tra le cosce. Un brivido le risalì la schiena ma le parole le avevano fatto tutt’altro effetto. Era così autoritario, così duro e lei così inerme, si sentiva sciogliere il basso ventre da un calore intenso, allargò le gambe non perché si era arresa ma perché aveva accettato il suo destino: quello di chi ha trovato la persona a cui affidarsi. Le rispose allentando la presa al collo e l’aria che respirava ora non le sembrava più così tanto fredda, anche la mano tra le cosce si era scaldata ed era molto più piacevole sentirla salire. Continuava a scrutarla dentro, si stava vergognando a lasciarlo fare ma i suoi occhi erano così magnetici che non riusciva a distogliere lo sguardo. Quando con un ultimo s**tto le toccò le mutandine le scappò un urletto di piacere. Si sarebbe aspettata una nuova stretta al collo per essere stata rumorosa ed invece gliela lasciò passare, accompagnata con un sorriso.
    
    Le dita cominciarono subito a massaggiarla da ...