1. L'AMICO SEGRETO


    Data: 22/07/2022, Categorie: Anale Prime Esperienze Gay / Bisex Autore: giessestory, Fonte: xHamster

    ... la sacca con le palle con una mano, mentre l’ altra girava intorno al pene , già in tiro.
    
    Mentre gli maneggiava il cazzo dalla pelle di seta, si accorse che l’ amico cominciava a essere sempre più eccitato.
    
    Preferì non parlare più della moglie, visto che lui non sapeva sostenere quel discorso, ma si avvicinò al suo orecchio e sussurrò:
    
    - Vuoi pisciarmi in bocca? –
    
    - Uhm … sì – sussurrò quell’ altro.
    
    Si abbassò con la testa e iniziò a baciare il cazzo del suo amico, intanto che lui sistemava le ultime cose.
    
    Poi si alzarono. Si denudò completamente e precedette l’ amico in uno degli ampi bagni.
    
    Mentre l’ amico faceva i suoi comodi, gli piacque dimostrargli la sua sottomissione, come se lo volesse pacifico e non arrabbiato.
    
    Così si inginocchiò in uno dei vani doccia.
    
    Erano pulitissimi, perche quasi nessuno li usava mai.
    
    Aspettava, senza fretta, guardando con disinvoltura i movimenti di Simone.
    
    Il giovane si sbottonò la camicia ma non la tolse.
    
    Invece con calma si sfilò i le scarpe e i calzini, mettendoli da parte.
    
    Poi tolse i pantaloni, che piegò e ripose su un porta asciugamani.
    
    Il suo cazzo spingeva le mutande all’ antica, disegnando una protuberanza informe.
    
    Poi anche le mutande vennero tolte.
    
    Lui con libidine diversa dal solito, si godette lo spettacolo del fisico asciutto e sottile del ragazzo. Il cazzo dritto più che mai svettava da quel corpo, era grande e lungo.
    
    I gesti lenti e la disinvoltura nel non affrettarsi, ...
    ... rendevano languida quella prolungata attesa. Invece di infastidirlo, aumentavano il desiderio.
    
    Il giovane entrò nella doccia a sua volta, aveva acceso tutte le luci.
    
    Lui capì che voleva umiliarlo e dominarlo … e stette al gioco.
    
    L’ amico si abbassò e cominciò a carezzargli il corpo delicatamente.
    
    Intanto l’ altro chiuse un attimo gli occhi e il suo pensiero volò a Filomena, immaginò quanto le sarebbero piaciute quelle carezze … e pensò anche che lui avrebbe permesso che l’ altro gliele facesse.
    
    Dopo avergli carezzato i fianchi, le spalle e le natiche, si spinse con le mani tra le sue gambe. Il suo cazzo era moscio, ma questo non gli dispiacque, anzi gli diede delle forti strizzate, lasciando che le mani tremassero forte, mentre teneva tutto il pacco tra le dita.
    
    Dopo alcuni minuti si alzò in piedi. Uscì un attimo dalla doccia per pendere alcuni asciugamano di carta e ritornò.
    
    Lucio, eccitato più che mai si era messo per terra a gambe aperte.
    
    L’ amico, più intraprendente di come non era mai stato, si mise in piedi dinanzi a lui, col cazzo puntato, e disse: - Non ho pisciato da stamattina … perché volevo che tu la prendessi tutta quanta! –
    
    - Va bene - rispose l’ altro - se vuoi, puoi farla. – Aveva capito che portargli sua moglie, era stato un gesto che aveva ingigantito il senso di potenza e di potere dell’ amico su di lui.
    
    Questa sensazione, quasi femminea, di bonaria sottomissione, come se accontentare i desideri più porci dell’ amico fosse un suo ...
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