1. L'AMICO SEGRETO


    Data: 22/07/2022, Categorie: Anale Prime Esperienze Gay / Bisex Autore: giessestory, Fonte: xHamster

    ... plausibile e si recò al solito studio.
    
    Alle otto il giovane era già da solo e lui lo raggiunse.
    
    Dopo pochi convenevoli, arrivò al sodo.
    
    - Allora, che ne dici? Che te ne pare di mia moglie? – come sempre, quando affrontava questo argomento, gli tremava lievemente la voce.
    
    Simone era impegnato, o fingeva di esserlo, mentre sistemava delle cose su una specie di consolle.
    
    - Come vuoi che risponda? Lo sai bene che è molto bella … il guaio è che è capitata nelle tue mani. – disse con un sorrisetto.
    
    - E che vorresti dire? – rispose lui.
    
    - Lo sai che voglio dire, tu usi le persone e sempre per il tuo comodo o i tuoi scopi! –
    
    Conoscendolo, non se la prese, era un vittimista; ma cercò di chiarirgli le idee: - Tu sei mezzo scemo se credi che io approfitti di qualcuno …
    
    specialmente se si tratta di mia moglie, che amo … o di te, che nonostante non lo apprezzi, sei un amico per me. –
    
    - Se, se … - disse Simone, col sorrisetto di prima – amico … poi fece una battuta scema.
    
    - Certo, amico! E poi come puoi pensare che io ti faccia toccare mia moglie, la donna che amo, contro la sua volontà e, magari, da uno qualunque? –
    
    Si mise seduto: - E’ certo che le ho parlato e che ho controllato se a lei va … e sai che ha detto? Che sei un bravo ragazzo e che le piaci. –
    
    Simone ebbe un brivido, ma sperò che il suo amico non se ne fosse accorto.
    
    Al solo pensare al corpo e alla pelle di lei, gli mancava il fiato.
    
    Naturalmente l’ intesa e la depravazione ...
    ... raggiunta con l’ altro era potente, come sempre, insomma: non è che lui avesse cambiato gusti o non desiderasse più di farsi l’ amico.
    
    Ma il fatto che egli gli avesse offerta la moglie lo eccitava e lo faceva sentire più forte e più maschio. Inoltre aveva intuito che in quel gesto erotico si nascondeva anche il piacere di fargli omaggio, una forma di sottomissione sottile, che superava di gran lunga in intensità, il dominio fisico che aveva già raggiunto.
    
    - La vuoi vedere ancora? – gli chiese l’ amico all’ improvviso?
    
    - Ti pare possibile che non mi farebbe piacere? Se vi va … si, mi piacerebbe. – ammise.
    
    Allora lui disse, con voce roca: - A lei piaci. L’ altra volta non l’ hai chiavata …
    
    che ne dici?
    
    Se ti va te la faccio scopare … -
    
    - Uffa! – sbuffò l’ altro impacciato.
    
    Lui capì che l’ amico si vergognava e non reggeva quella conversazione.
    
    - Ok, allora te lo prometto, la prossima volta te la spoglio e te la faccio prendere, magari da dietro come piace a te! – rise, ma era già eccitato.
    
    Ora Simone era seduto e lui decise di passare all’ azione, senza aggiungere altro. Con estrema delicatezza si sedette e avvicinò la sedia alla sua.
    
    Mentre il suo amico si occupava di sistemare gli ultimi moduli su un tavolo con la consolle, lui gli tastò il pantalone alla ricerca del pene.
    
    Con naturalezza gli aprì la patta e liberò l’ arnese di lui dallo slippino: iniziò a accarezzarlo, stringerlo, scoprirlo.
    
    Gli toccava l’ asta di sopra e di sotto, gli cercava ...