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L’amico di mio fratello ai tempi della quarantena
Data: 27/06/2018, Categorie: Poesia Tradimenti Autore: ersera, Fonte: RaccontiMilu
... collo scendendo verso il seno. La canotta fu fatta scendere da una spalla e un seno messo fuori dal reggiseno. Poi anche l’altra spallina fu abbassata e il reggiseno sganciato da dietro tolto del tutto. Lo ammirava quasi estasiato e delicatamente continuò ad accarezzarlo prima con le mani e poi con la lingua, baciando i capezzoli che intanto si erano inturgiditi. La cosa iniziava a piacermi e nello stesso tempo a rilassarmi. Non dicevo una parola e nemmeno Lui, lasciavo fare e basta. Stavamo ancora in piedi, la canotta era arrotolata alla vita e copriva la gonna allora Vittorio la spinse in basso fino a farla cadere a terra. Mentre continuava a baciare il seno le sue mani scesero verso il basso e iniziarono ad accarezzare le cosce coperte dalla gonna che spinta verso l’alto le scopri fino a raggiungere le mutandine. Poi aperta la cerniera la gonna venne fatta scendere e tolta del tutto. Erano rimaste le mutandine, a coprire la figa pelosa, ma, anche quelle furono tolte e rimasi completamente nuda davanti a Lui a dir poco estasiato. Non succedeva da tanto tempo che mi trovassi nuda davanti ad un uomo che non fosse mio marito, con il quale tra l’altro non avevo rapporti da alcuni anni. Il suo baciare scese verso il basso e si soffermò prima sull’ombelico e poi sulla figa. Si era in piedi e non era agevole leccare la figa, spostando un po’ il pelo le grandi labbra e il clitoride subirono un trattamento che mi disinibì molto facendomi raggiungere quasi un ...
... orgasmo. Dovevo prendere io l’iniziativa e iniziai ad aprire la camicia mettendo a nudo il petto di Vittorio. Poi le mie mani scesero verso il basso e toccai la consistenza notevole del pene che quasi scoppiava rinchiuso ancora nei pantaloni e nello slip. Ci volle poco ad abbassare la cerniera,sbottonare l’unico bottone e abbassare pantaloni e slip trovandomi di fronte a qualcosa di veramente imponente. Vittorio mi spinse con la testa verso il basso e me lo ritrovai davanti alla faccia. Non ci pensai due volte e feci quello che avevo fatto solo pochissime volte a mio marito, iniziai a leccarlo e poco dopo Vittorio me lo spinse completamente in bocca. Non avevo esperienza in merito ma mi diedi da fare come meglio potevo. Il pene era grande e con una certa difficoltà cercai di prenderlo tutto in bocca, fino a che sentii pulsarlo e ungetto disborracalda mi arrivò in gola. Ci pensai un attimo e per la prima volta inghiottii tutto. Ci fu una breve fase di rilassamento e non potevamo continuare a stare in piedi, così portai Vittorio nella mia camera da letto dove ci continuammo ad accarezzare teneramente su tutto ilcorpo. L’eccitazione era ancora tanta per entrambi, il pene di Vittorio stava ridiventando duro, desideravo averlo dentro di me e quasi inconsciamente allargai le gambe facilitando alle mani di Vittorio la stimolazione della mia figache era molto bagnata e pronta a prenderlo. Il pene strusciava sulla figa e la mia eccitazione saliva sempre di più allora dissi ...