L’amico di mio fratello ai tempi della quarantena
Data: 27/06/2018,
Categorie:
Poesia
Tradimenti
Autore: ersera, Fonte: RaccontiMilu
Quando alla fine di febbraio si iniziò a capire che ci sarebbe stata una fare nuova, mai vista e mai vissuta nella vita di tutti, decisi che vivendo a Roma da sola in quanto mia figlia con mio marito viveva a Marsiglia e io lavorando a Roma non avevopossibilità di raggiungerli scelsi di andare a vivere da mio fratello in quanto anche Lui viveva a Roma da solo.
Così il lavoro iniziò in Smart Working sia per me che per mio fratello. Non ero molto pratica di collegamenti internet e a casa mia non sarei stata in grado di collegarmi continuativamente allo studio professionale dove lavoravo. La scelta fu pertanto quasi obbligata e le giornate passavano tra computer cellulare e faccende domestiche da sbrigare.
Malgrado si stava a casa il lavoro era molto impegnativo, il governo aveva dato una mano a complicare la vita emanando norme spesso contraddittorie in materia di lavoro e fisco.
I tempi di lavoro riempivano la giornata e a sera non avevo il tempo neanche di pensare, la vita sessuale logicamente era inesistente ma con il passare del tempo il desiderio iniziò a farsi vivo.
Ogni tanto, malgrado le norme non lo consentissero, passava da noi l’amico di mio fratello Vittorio che abitava nell’appartamento adiacente e si fermava per qualche ora, trattenendosi a mangiare e fare quattro chiacchiere.
Si stabilì perciò con Vittorio un buon rapporto di stima e di affetto, ma notavo che spesso il suo fissarmi era segnale che desiderava avere altro da me. Era passato già un ...
... mese e qualche volta per necessità lavorative dovevo recarmi sul posto di lavoro, come anche mio fratello e almeno per una mattinata sia Lui che io restavamo in casa da soli.
Capitò così che mio fratello una mattina fu chiamato con urgenza alla sede della società dove lavorava per dei problemi da risolvere in loco e mi disse che sarebbe tornato solo dopo pranzo e di non aspettarlo.
Non passò mezz’ora che era uscito che suonarono alla porta, controllai e vidi dallo spioncino che era Vittorio, non era previsto il suo arrivo ma conoscendolo lo lasciai entrare.
Appena entrato invento una banale scusa in merito alla sua venuta e iniziò subito a guardarmi con insistenza.
Non aspettando nessuno ero vestita in modo informale con una canotta e una gonna.
Dalla canotta si vedeva un po’ di seno che attirò la sua attenzione e fissandolo iniziò a farmi dei complimenti.
“Non avevo notato che hai un bel seno, mi piace molto”
Dicendo così mi lusingò abbastanza e non risposi nulla, in quel modo per Lui fu quasi un incoraggiamento e la sua mano delicatamente mi accarezzò un seno da sopra la canotta. Nello stesso tempo provò a baciarmi avvicinando le sue labbra alle mie, dicendomi “Mi piaci, Ti desidero”.
Non sapevo che fare e gli dissi solo “Fermati, può tornare mio fratello da un momento all’altro”, Lui subito rispose “Non penso proprio, tornerà solo questo pomeriggio e io ti voglio subito”.
Le sue mani accarezzarono anche l’altro seno mentre continuò a baciarmi sul ...