1. La ricompensa di mia mamma – 2


    Data: 27/06/2018, Categorie: Erotici Racconti, Racconti Erotici, Etero Incesti Autore: ilnuovouomodicasa, Fonte: RaccontiMilu

    ... questo possa farti sentire a disagio, ma sono stata chiara con te. Visto che svolgi i compiti dell’uomo di casa ti meriti anche le ricompense dell’uomo di casa, e questo vuol dire anche poter prendere tutto ciò che vuoi. Non dirmi che non sei attratto da me, ho visto come mi hai guardata quando sei entrato in camera. Non farti scrupoli inutili, fammi tua, usami per godere” mi ha detto guardandomi negli occhi, prendendosi poi un secondo prima di appoggiare la sua bocca sulla mia. Il nostro primo bacio è stato caldo ed avvolgente, le sue labbra morbide si sono subito schiuse per offrirmi la sua lingua morbida ed invitante, trascinandomi istantaneamente in un vortice di desiderio e passione che è riuscito a cancellare ogni titubanza dalla mia mente. Ho risposto alla sua foga spostandomi sopra di lei, iniziando a percorrere con le mani i suoi fianchi velati dal babydoll fino ad arrivare a soffermarmi sui suoi seni, così sodi ed invitanti, ed ornati da capezzoli scuri e turgidi che chiedevano solamente di essere succhiati. Le ho mormorato “togliti il babydoll” ma il suo “no, quello devi meritartelo” accompagnato da un sorrisetto malizioso e un occhiolino mi ha acceso ancora di più, spingendomi a rivolgere la mia eccitazione sul suo collo, baciandolo e succhiandolo dolcemente. Sentirla irrigidirsi e trattenere il fiato mentre le mordicchiavo i lobi delle orecchie mi ha spinto a stringerle i capezzoli con sempre più forza per stuzzicarla, quando mi sono accorto che una mano ...
    ... aveva iniziato a masturbarmi. Lentamente allora ho portato una mano tra le sue cosce, dove sotto un ciuffo di peli corti l’ho trovata già vogliosa e pronta ad essere esplorata. Baciandola con foga ho iniziato a spingere lentamente il mio indice dentro di lei, godendomi il suo mugolio soffocato e il movimento di bacino che stava accompagnando la mia penetrazione. “Non ti darò questa soddisfazione” le ho però detto mentre estraevo il dito coperto di umori “se mi vuoi dentro di te voglio che me lo chiedi, voglio spingerti a implorarmi” ho continuato mentre iniziavo a stimolarle il clitoride, godendomi i suoi respiri ansimanti e i gemiti ad alta voce che iniziavano a sfuggirle. Abbandonandosi al piacere ha lasciato la presa dalla mia erezione, alzando le braccia per stringerle intorno alle mie spalle e tirarmi a sé, supplicandomi di continuare così tra i respiri affannosi e i gemiti, mentre io sentendo il suo corpo contorcersi contro il mio già pregustavo il momento in cui l’avrei potuta fare mia. “Fermati” mi ha detto a un certo punto interrompendomi, quando ormai pensavo fosse sul punto di venire “non voglio che finisca così presto, voglio godere con te. Prendimi adesso, ti prego”. Alla sua richiesta ho risposto sorridendo e spingendo lentamente due dita dentro di lei, ammirandola con un sorriso compiaciuto mentre inarcava la schiena e spingeva la testa contro il cuscino in preda al desiderio. Dopo pochi movimenti però ha risposto alla provocazione con uno sguardo malizioso e ...