1. La ricompensa di mia mamma – 2


    Data: 27/06/2018, Categorie: Erotici Racconti, Racconti Erotici, Etero Incesti Autore: ilnuovouomodicasa, Fonte: RaccontiMilu

    Ci ho messo un po’ a riprendermi da quello che era successo, strofinandomi le mani insaponate in mezzo alle gambe per pulirmi al meglio mentre mi chiedevo se non mi fossi solamente immaginato tutto. Ma portando gli occhi verso l’appendiabiti appeso dietro la porta del bagno e vedendo che il pigiama che mi ero preparato era sparito, ho sentito un brivido percorrermi la schiena mentre mi accendevo di curioso stupore. Intuendo che mia mamma doveva centrare qualcosa con quella misteriosa scomparsa, ho lasciato l’asciugamano fradicio e sporco di sperma sul pavimento, uscendo completamente nudo dal bagno ed addentrandomi nel corridoio buio pesto se non per la lama di luce che usciva dalla porta della camera in cui mia mamma mi stava aspettando. Nonostante la libidine, avevo ancora dei dubbi su quello che stava succedendo, per cui decisi che avrei raggiunto velocemente la mia camera per mettermi addosso qualcosa, e che poi mi sarei buttato a letto per ripensare un po’ a quello che era successo in bagno. L’unico problema era che per raggiungere la mia camera sarei dovuto passare davanti alla stanza matrimoniale. Il mio tentativo di superare il corridoio silenziosamente è stato interrotto dalla sua voce: “dove stai andando? Hai deciso che non vuoi dormire con me stanotte allora?”. “Dammi solo un secondo mamma, devo andare a recuperare il pigiama e magari un libro” ho risposto fermandomi davanti alla porta socchiusa, incerto sul da farsi ma troppo curioso per continuare verso la mia ...
    ... stanza. “Vedrai che non ne avrai bisogno, piccolo. Dai, vieni qui e scaldami un po’, che fuori dalle coperte inizia a fare freddo” mi ha detto, mentre io totalmente perso stavo già aprendo la porta, cercando di tenere una mano tra le gambe per coprirmi in modo da non apparire troppo sfacciato. La scena che mi si è parata davanti mi ha lasciato senza fiato: sopra al piumone mia mamma stava adagiata su un fianco, una gamba leggermente ripiegata sopra l’altra a nascondere l’inguine privo di mutandine, con addosso solamente un babydoll rosa semitrasparente che lasciava intravedere l’aureola dei suoi seni, che avevo sempre saputo essere piuttosto abbondanti, ma su cui non avevo mai rivolto pensieri lussuriosi. Solo il suo “non stare lì impalato, dai vieni qui così possiamo metterci sotto le coperte” è riuscito a smuovermi, così, camminando in maniera un po’ impacciata per via della mano tenuta in mezzo alle gambe, mi sono infilato sotto il piumone mentre lei faceva lo stesso, trovandoci ciascuno a un capo del letto con qualche spanna di vuoto a separarci, mentre io fissavo il soffitto, troppo timido per incrociare il suo sguardo. È stato il fruscio delle coperte a farmi capire che si stava avvicinando a me, in quella penombra non ho visto nulla finché la sua mano sinistra non si è appoggiata alla mia guancia destra, facendomi voltare fino a trovare il suo volto a pochi centimetri dal mio, mentre una sua gamba morbida e liscia già si stava strusciando contro la mia. “Capisco che ...
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