1. La cartella nascosta


    Data: 13/07/2022, Categorie: Tradimenti Autore: Recuperatore, Fonte: EroticiRacconti

    ... indecisione fu fatale.
    
    Alessando infatti capì questo tentennamento, le mise una mano dietro la nuca e la spinse a se, verso il basso, verso il suo pene, Simona cercò di tirarsi indietro, ma finì in ginocchio, lui le disse:
    
    “Dai ci siamo, manca poco, fai la brava, alla fine avresti dovuto farlo dall’inizio”
    
    La tirò a sé e le mise il pene in faccia, Simona era li che non si tirava indietro ma nemmeno apriva la bocca, quando lui le spinse la cappella contro le labbra, quasi ad aprire uno spiraglio.
    
    Simona sentì la punta del glande non troppo dura e pensò ancora una volta che forse, se gli avesse praticato sesso orale, sarebbe riuscita a chiudere i 4 minuti senza che lui venisse, nel turbine della situazione assurda, inaspettata e mai capitata prima, cedette e aprì le labbra.
    
    Sentì il suo glande sulla lingua, sentì il sapore di uno sconosciuto che si insinuava nella sua bocca. Per lei fu una sensazione strana, avere un pene così piccolo in bocca, era abituata al mio di dimensioni notevoli, e ancora una volta le dimensioni del ragazzo la tranquillizzarono. Lui prese ad affondare i colpi tenendola sempre per la nuca con due mani, Simona vedeva le gambe di lui irrigidirsi, sentiva il glande inturgidirsi nella sua bocca, e i sapori cambiare, mancavano 40 secondi ai famosi 4 minuti, alla fine di tutto.
    
    Lui iniziò a ritmare gli affondi, a gemere, Simona iniziò a sentire un sapore diverso, salato, nel mentre guardò l’orologio e pensò che mancavano pochi secondi, in ...
    ... fondo non era venuto con la mano dopo qualche minuto di masturbazione, non avrebbe goduto dopo pochi secondi nella sua bocca, e invece Simona sentì che quel piccolo pene iniziava ad avere delle leggere contrazioni, guardò il timer mancavano 7 secondi, le contrazioni erano chiare, il ragazzo stava per venire, così Simona fece l’ultimo errore di quella giornata.
    
    Pensò che ce l’avrebbe fatta a non far godere un altro uomo, e a maggior ragione nel non farlo godere nella sua bocca, si sarebbe staccata e passato qualche altro secondo sarebbe scaduto il tempo, così decise di allontanarsi, ma aveva la bocca piena di saliva e del pene di Alessandro, nello staccarsi fece per ingoiare la sua saliva, ma con questo gesto istintivamente risucchiò anche la cappella quasi infuocata del ragazzo, fu il colpo di grazia per lui. Anziché staccarsi, lui in preda all’orgasmo in arrivo oramai irreversibile la tirò a sé impedendole di allontanarsi e con una forte contrazione e un profondo affondo iniziò a venirle in bocca. Simona sentì un caldo getto, cremoso, denso, amaro ma non troppo, dal gusto inaspettatamente non sgradevole che le riempì la bocca, non avrebbe voluto farlo, ma oramai non poteva fare altro che assecondare l’eiaculazione, secondo schizzo. Simona pensò che da li a poco avrebbe potuto sputare tutto e che oramai era finito. Ma il ragazzo continuò a seguito di altre forti contrazioni a schizzare un ulteriore fiotto di sperma nella bocca di Simona che a quel punto fu costretta a tirar ...
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