Non era semplice curiosità... - capitolo 2, shopping
Data: 12/07/2022,
Categorie:
Tradimenti
Autore: Gorizio, Fonte: Annunci69
... ogni cambio scarpe.
Al terzo bacio, quello sulle dita che escono dagli open toes, lei dice: "Comprami questi, sono i preferiti di Daniele".
"Hai inviato delle foto...?" chiedo io, il mio tono succube è un po' alto.
"Sì, problemi?".
"E io appaio?".
"Ovvio, eri lì!".
Mi alzo, scatto in piedi, dico: "Alessia, che cazzo! Avevamo una sola regola!".
Anche lei si alza, è molto più bassa di me, eppure mi sento sovrastato: "Sì! Un'unica regola: decido io e tu esegui!".
Mi ammutolisco, non so più che dire.
"Le foto le ho inviate con l'autodistruzione, quindi tranquillo, la tua immagine di schiavo perfetto è salva. Ora vai a pagare, io ti aspetto in macchina. Che stronzo che sei! Ah, ma te la faccio pagare! Rivolgersi così alla propria padrona...".
Mi lascia le scarpe e se ne va.
In macchina non diciamo una parola, finché Alessia non vede un'enoteca e mi ordina di fermarmi: "Rimani qua e dammi la tua carta, vado da sola".
Ci mette un attimo, mi restituisce la carta e uno scontrino da cinquantasei euro, non mi guarda neanche in faccia.
Saliamo a casa, continua a non parlarmi. Lei sta per andare a scoparsi un altro uomo, lei mi ha fatto spendere duecentocinquanta euro per roba che userà col suo amante, lei mi ha umiliato mandando le mie foto a uno sconosciuto, eppure chissà perché, sento dal profondo del cuore che quello che si deve scusare sono io: "Amore... Scusami, non volevo mancarti di rispetto".
Lei mi guarda, finalmente mi sorride di nuovo: ...
... "Ce ne hai messo di tempo, a volte ho come la sensazione di non averti addestrato per bene". Sorrido anche io, lei mi ordina: "Preparami la cena mentre io mi faccio una doccia".
Da schiavo non ho il permesso di mangiare con lei (a meno che ovviamente non sia lei a darmelo), quindi devo limitarmi a cucinare per uno, per lei, e stare sull'attenti vicino il tavolo per essere lì se lei ha bisogno di qualcosa, come un bicchiere di vino o la mia schiena come poggiapiedi.
La cena quella sera fu interessante, ma onestamente non credo valga la pena esser raccontata, mi sono già dilungato troppo.
Dopo cena Alessia si spoglia nuda e mi ordina di fare lo stesso, inizia a masturbarmi e mi porta al limite, poi mi dice: "Mettimi le scarpe che è tardi. Quando torno voglio trovarti a quattro zampe davanti la porta di casa, voglio che mi pulisci per bene i sandali. Se ci sarà l'occasione ti manderò qualche foto, non permetterti di segarti però! Voglio che mi pensi tutto il tempo tra le braccia di quel Daniele, ma che non ti tocchi neanche per grattarti! Non so se hai notato, ma diamine che fisico che ha. Gli si intravedevano i pettorali dalla camicia..." si morde il labbro "Non riesco ad aspettare ancora! Quando arrivano le dieci?" sorride.
Mi provoca finché non le arriva un messaggio da Daniele, poi scende. Io rimango a casa, seduto sul letto. Penso alla mia fidanzata tra le braccia di quell’uomo, rifletto; mi sento male, li immagino in ogni posizione possibile, penso al cazzo di ...