1. Non era semplice curiosità... - capitolo 2, shopping


    Data: 12/07/2022, Categorie: Tradimenti Autore: Gorizio, Fonte: Annunci69

    ... facciano il giro del mondo. Vi anticipo già da ora che la facoltà di usare l'autodistruzione mi sarà presto tolta in favore di... Niente, ho già detto troppo.
    
    Daniele risponde: "Non male, se trovi qualcosa più da troia però è meglio". Leggo quel messaggio in mente, giro il cellulare, lo mostro ad Alessia. La mia ragazza che viene chiamata troia da qualcun altro mi infastidisce, voglio dare un pugno allo specchio di quel camerino, ovviamente mi trattengo. Alessia ammicca: "Mi sa che Daniele mi vuole semplicemente nuda" e si mette a ridere. Usciamo entrambi dal camerino, mi rendo conto che la mia ragazza nota un vestitino smanicato che sarebbe perfetto, ma tace. Capisco al volo: vuole che sia io a consigliarglielo. Vuole che la aiuti a scegliere come essere più troia per i suoi amanti.
    
    Non per me, per loro.
    
    Mi mordo il labbro e dico: "Che ne pensi di questo?". Non volevo farlo, lo giuro, non volevo. In quel momento ho sentito la mia dignità morire; non quando ho visto la mia ragazza baciare un altro uomo, non quando l'ho vista chiedere cosa vuoi che indossi?, non quando l'ho vista chiamata troia, ma quando ho scelto, ho consigliato, un vestito che la rendesse più troia agli occhi di un uomo, un altro uomo, che quella sera se la sarebbe scopata.
    
    Indossa quello smanicato da me consigliato, le sta d'incanto, ho un'erezione e tantissimi motivi per averla. Alessia mi dice di inviare altre foto a Daniele, una davanti e una dietro, per quella da dietro si abbassa, le ...
    ... mostra il culo. Daniele risponde istantaneamente: "Benissimo e porta pure del vino rosso, troia". Ancora quel troia. Vorrei urlare: "Ma ti lasci trattare così?", ma taccio, a lei sembra non dar fastidio. Mi dice, sempre sorridendo: "Passiamo per l'enoteca dopo".
    
    Pago quel vestitino ottanta euro, non fiato, lei non mi ringrazia, mi porta direttamente al negozio di scarpe. Ho sempre amato andare con Alessia nei negozi di scarpe. L'avrete capito: sono un grandissimo feticista di calzature femminili, mi fa impazzire scegliere con la mia fidanzata, la mia padrona, le scarpe da pulire.
    
    Comunque, nel negozio di scarpe ci avviciniamo a tutte le calzature trentacinque/trentasei che riusciamo a trovare, quello della mia fidanzata è un piede molto piccolo e non c'è molta scelta. Alessia si siede su d'un divanetto, mi dice: "Portami qua le scarpe e infilamele, scegli bene e ricorda che non è per te; non portarmi anfibi solo perché hai più roba da leccare, voglio dei sandali". Le porto tre paia di sandali, gli unici decenti che trovo, i primi sono dei gladiators neri con tacco, di quelli alti fino al ginocchio, poi degli ankle strap rossi e infine degli open toes viola, che io odio tanto, ma che ad Alessia sembrano far impazzire. Lei è al cellulare, messaggia con quel Daniele, mentre io invece infilo le scarpe alla mia padrona... Il gioco era già stato collaudato un sacco di volte, sapevo bene cosa dovevo fare, controllare che non ci fosse nessuno, poi baciare i piedi della mia dea a ...
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