La ricevitoria 1
Data: 07/07/2022,
Categorie:
Dominazione / BDSM
Autore: Mario Cavaradossi, Fonte: EroticiRacconti
... tolte le mutandine e si accarezzava la fighetta. Sentiva di doverlo fare per poter sopportare la mancanza del fratello. Non ricerca semplicemente il piacere, anzi si dedica più a procurarsi dolore. Fa scorrere lievemente la mano sul solco poi di scatto stringe la sua fighettina nella mano affondandovi le unghie fin tanto riesce a sopportare. Si contorce per il dolore, ma anche per il piacere. Poi molla la presa, divarica le gambe e con una mano allarga le grandi labbra. Con l'altra mano stinge il clitoride e ciò le provoca immediatamente un forte orgasmo.
Suo padre bussa alla porta:-Cara sono io, posso entrare?-
Giulia si ridesta:-Un momento papà...-, cerca di darsi una sistemata, si rimette gli slip e i pantaloni e va ad aprire.
Il padre entra ma si muove con difficoltà in quella stanza semi buia. -Giulietta apri un po' la finestra, così entra un po' di luce e cambia un po' l'aria.-
Giulia resta ferma guardando suo padre con aria interrogativa.
Il padre soprassiede. -Senti ti va di venire di là, è venuto a trovarci Carlo... vorrebbe parlarti.-
Giulia è un po' contrariata, comunque acconsente. -Ok, un momento e arrivo.-
Carlo e i genitori di Gianni sono di nuovo seduti in poltrona. Giulia arriva e saluta il ragazzo. Carlo si alza e le stringe la mano:-Ciao Giulia...-. Avrebbe voluto dire altro ma era rimasto un po' sbalordito dalla ragazza. E non era solo per via della sua aria abbattuta. Pensava a quanto la piccola Giulietta fosse cresciuta senza ...
... che lui se ne accorgesse. Somigliava molto a Luisa: non tanto alta, fisico esile, pelle diafana, capelli dello stesso colore ma portati più lunghi. Carlo l'aveva sempre vista come la sorella del suo amico, la bambina petulante che voleva sempre giocare con loro e che loro scacciavano sempre. Adesso invece si rendeva conto di come Giulietta fosse diventata una bella ragazza. Non di una bellezza esagerata, pensa Carlo, ma, nonostante lo stato trasandato in cui s'era presentata, immaginava una ragazza che doveva suscitare il desiderio di molti ragazzi. Sotto la maglietta bianca si intuiva la forma del suo seno, non molto grande. E sicuramente non indossava reggiseno, visti i due capezzoli che scivolavano nervosi sotto quella maglietta. Il pantalone della tuta era abbastanza aderente da lasciar apprezzare la forma del suo culetto.
Vedendo che il ragazzo guardava sua figlia senza dir niente, Luisa interviene: -Cara siediti un po' con noi-. Giulia si siede accanto alla madre sul bracciolo della poltrona.
Poi interviene il padre: -Vedi Giulietta, Carlo è venuto qui per parlare della questione della ricevitoria.- si sistema un po' sulla sua poltrona, -Sai che ne siamo per metà proprietari...-
L'uomo s'era fermato, così Carlo prende la parola: -Beh il fatto è questo Giulia: io son rimasto solo a gestire l'attività- nota tristezza sul viso della ragazza, -vorrei che venissi tu a darmi una mano- un momento di pausa, -Pensi di potercela fare?-
La ragazza guardava Carlo con ...