ESPERIMENTI
Data: 04/07/2022,
Categorie:
Dominazione / BDSM
Etero
Lesbo
Autore: Dark_Ghost, Fonte: RaccontiMilu
... che volevo rendere completa anche la sua esperienza. Sorridendo, mi spinsi lungo il suo corpo, accarezzandogli la pelle energizzante con la lingua e con la bocca, fino ad arrivare ai pantaloni. Li slacciai, il cuore che mi rimbombava nel petto, stavo esplorando un territorio alieno. Sentivo il suo sterno alzarsi e abbassarsi nel respiro affannoso, così umano, così alieno. Quando gli tolsi i pantaloni scoprii che sotto era nudo, e che c’era un cazzo perfetto, un’abile imitazione di quello umano, così come tutto il resto del corpo. Luminoso, eretto e pulsante. Impaziente. Lo leccai e lui quasi sussultò e disse una parola in lingua aliena. Scesi sullo scroto, imparando una nuova parola persa in un gemito, poi lo accarezzai, lo baciai, lo succhiai e lo amai, mentre continuavamo a fluttuare nella cabina. Pensai che non avrei mai scordato la sensazione di avere un cazzo così vivo e brulicante di energia fra le labbra, nella bocca, sulla lingua… e nemmeno quella canzone. Forse mi sarei rivista tutta la serie. Non avrei permesso a quel ricordo di abbandonarmi. Quando Zick fu sul punto di godere si liberò gentilmente della stretta della mia bocca e mi fece ruotare finché non mi fu alle spalle. ‘E io di cosa so?’ (Di Enel Energia!) Ma volevo essere romantica quanto lui, e sussurrai: ‘Di cose pulite, nuove, di un universo intero!’ Lui rise sulla mia spalla. Poi mi fece girare e riprese a baciarmi. Ci sapeva fare per essere un alieno vergine! Mi avvinghiai a lui con le gambe e lui mi ...
... penetrò come fosse la cosa più naturale del mondo. Ma non lo era, era strano, innaturale, insolito e stupendo. Una sensazione pazzesca nella sua strana e lussuriosa inicità… Sentii il suo cazzo pulsare, vibrarmi dentro, inondarmi di energia ancora prima che si muovesse e godetti subito, quasi urlando. Sentivo l’energia divampare al centro del mio essere come un orgasmo cosmico. Lui si mosse, iniziando a fottermi per bene. E io continuai a godere, non avevo mai provato niente di simile. Una stimolazione sensoriale del tutto annientante, l’elevazione del piacere alla massima potenza. ‘Arthog, simoid ezhbadion…’ sussurrò lui con un vigoroso colpo pelvico che ci spinse quasi contro l’oblò. ‘Sì, Arthog anche io…’ Non sapevo cosa volesse dire ma lo intuivo dal tono di voce. Era qualcosa di meraviglioso. Spinsi contro la paratia per non andarci a sbattere. I suoi occhi velati dal piacere erano come li avevo immaginati, ma più blu, più vivi, più penetranti, come l’oceano in tempesta. Lui sorrise. ‘Significa: ‘è la cosa più bella dell’universo”. E lo era. Quando godette anche lui avvertii un’ondata di energia entrare in me e penetrare in ogni mia cellula. Il cervello sembrò esplodere in lampi di luce psichedelica. Lui mi mi strinse forte, i nostri corpi galleggianti e fluttuanti, appagati, uniti, diversi… che avevano provato sensazioni uniche per entrambi. Avevamo condiviso un’esperienza tanto intensa da travolgerci. Zick disse qualcos’altro, ma era più un gemito. Restammo avvinti a ...