1. ESPERIMENTI


    Data: 04/07/2022, Categorie: Dominazione / BDSM Etero Lesbo Autore: Dark_Ghost, Fonte: RaccontiMilu

    ... labbra. Trattenni il fiato, chiusi le palpebre e quando aprii la bocca alla ricerca della sua lingua aliena mi sentii leggera, senza peso. Ci baciammo, non so come, ma sapeva farlo bene, doveva avere osservato molto bene gli umani. Mi sentii fluttuare e quando aprii un occhio, mi accorsi che stavamo veramente galleggiando nell’aria. Danzavamo, ci baciavamo, i nostri corpi che comunicavano i rispettivi universi. L’eccitazione e lo stupore si confusero con l’emozione. ‘Voglio assaggiarti come tu hai fatto con Serena…’ disse sui brividi del mio collo. ‘Hai… tolto la gravità o roba simile?’ domandai. ‘Più o meno, importa?’ No, non importava. Lui mi fece quasi roteare nell’aria, lentamente. Risi finché non mi bloccò, lo spazio era una visione semi astratta nell’oblò, la sua bocca risalì piano dalla caviglia alla coscia. La sua saliva era pura energia, la sua lingua piacere puro. Scattò in avanti e i nostri corpi avvinti si mossero all’indietro, lui li fermò, come se nuotasse, con un movimento sicuro. Poi sentii la sua bocca sfiorarmi il sesso. Abbassai lo sguardo per trovare il suo. Un sorriso mezzo alieno e mezzo umano e poi quella bocca sensuale baciò il mio sesso. Sospirai, la cabina sembrò fare riecheggiare il mio gemito trattenuto. Quando sentii la sua lingua lambirmi il clitoride quasi urlai e gli allacciai le gambe alle spalle. Sentii il suo bacio alieno in tutto il mio essere, piacere, energia, il clitoride che vibrava e i miei umori che stillavano come se il mio sesso ...
    ... piangesse per non avere mai provato nulla di tanto fantastico. ‘Hai un sapore strano, più simile alla rugiada delle Piante del Buio, su Zerioth’ sussurrò accanto alla mia intimità. Fui grata di quella pausa, il piacere stava diventando insostenibile per l’intensità. ‘Cosa sono?’ chiesi con la testa ripiegata all’indietro, in un deliquio sensoriale. ‘Piante che crescono solo nella zona buia del nostro pianeta, dove è sempre notte. Hanno steli pallidi e fiori che si illuminano nel buio, quando li tocchi. Ti piacerebbero…’ Sentii la nostalgia nella sua voce, e provai la stessa cosa in un moto di empatia. Malinconia per un mondo che non avrei mai conosciuto. La sua lingua si immerse di nuovo in me, accompagnata dalle sue dita, straordinariamente sicure. Era stato un bravo osservatore, era un amante… spaziale! Il suo bacio intimo era un’ebbrezza sensoriale, e l’idea che fosse lui a farlo, amplificava tutto. Il mio mondo divenne il mio sesso e il sesso il mio mondo. Godetti inarcandomi nel vuoto, lo spazio a guardarmi, Zick a darmi piacere. Il mio gemito di godimento echeggiò e si perse nella musica che suonava a rotazione. Zick raggiunse la mia bocca e le sue labbra mi fecero sentire il sapore della rugiada delle Piante del Buio che avevo dentro. Ci rotolavamo nell’aria, lui ogni tanto ci riportava dinanzi all’oblò, voleva che fosse tutto bellissimo e io pensai che non volevo scordarmene, non volevo che mi cancellasse la memoria… ma quel pensiero se ne andò quando mi venne in mente ...
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