1. L'infermiera (prima parte)


    Data: 30/01/2018, Categorie: Dominazione / BDSM Autore: masoc, Fonte: EroticiRacconti

    Marco era uno dei tanti studenti universitari che, finito il liceo, confluiscono a Palermo da tutta la Sicilia. Lui proveniva da Alcamo, un paesone a metà strada tra Trapani e Palermo; aveva da poco compiuto 21 anni quando lasciò la scomoda pensione dove alloggiava per affittare un appartamentino che si trovava al primo piano di un bel palazzo nei pressi della facoltà di medicina dove frequentava le lezioni. Sullo stesso pianerottolo si trovavano altri due appartamenti che per alcuni mesi rimasero sfitti, finchè, un bel giorno, uno di questi venne occupato da due infermiere greche che facevano tirocinio presso il vicino policlinico nell’ambito di un gemellaggio tra le città di Palermo e Atene.
    
    Avevano 24/25 anni, entrambe bionde ma la somiglianza si fermava qui. Una, Sofia, era bellissima, alta e snella, l’altra, Sonia, bassina grassoccia e dal viso insignificante.
    
    Ben presto Marco fece conoscenza con le due ragazze e si innamorò perdutamente di Sofia, avrebbe fatto qualunque cosa per riuscire a conquistarla ma, purtroppo, non ci fu nulla da fare; Sofia era fidanzata in Grecia, doveva sposarsi ed era intenzionata a rimanere fedele al suo futuro marito.
    
    Nonostante i sui rifiuti continuò disperatamente a provarci finchè un brutto giorno apprese che la bella infermiera aveva interrotto il suo tirocinio ed era tornata in Grecia per sposarsi.
    
    Marco la prese malissimo, per la delusione abbandonò gli studi e lasciò per qualche tempo Palermo per distrarsi e cercare di ...
    ... dimenticare. Passate alcune settimane in giro per l’Europa decise che era giunto il momento di tornare a studiare e così, una domenica di dicembre, tornò nel suo appartamento di Palermo.
    
    Era sul pianerottolo e stava cercando la chiave per entrare quando sentì aprirsi le porte dell’ascensore e ne vide uscire Sonia, la compagna di tirocinio di Sofia, carica di pacchi che le cadevano da tutte le parti. Gli disse che erano regali che aveva ricevuto dai suoi parenti in Grecia, soprattutto roba da mangiare.
    
    Marco, da bravo ragazzo quale era, si offrì di aiutarla e, raccolti i pacchi, entrò nell’appartamento di Sonia, la quale per ringraziarlo gli offrì da bere. Marco era solo, non aveva nulla da fare e quindi, anche se erano ancora solo le 11 di mattina, accettò volentieri e così i due si sedettero nel soggiorno e cominciarono a sorseggiare un liquore fatto in casa dalla madre di Sonia che aveva due prerogative: era buonissimo e ad altissima gradazione alcolica.
    
    Inevitabilmente la conversazione andò a finire su Sofia e Marco, che pensava di aver superato la delusione, fu preso da una grande malinconia e cominciò a bere un bicchiere dopo l’altro.
    
    Ben presto, non essendo abituato a bere superalcolici, al massimo un mezzo bicchiere di vino a pranzo, si ubriacò e cominciò a sentirsi male. Avendo bevuto a stomaco pressocchè vuoto aveva dei conati di vomito ma nulla da buttar fuori e si ritrovò in ginocchio davanti alla tazza del water, nel gabinetto di Sonia, a rimettere acidi ...
«123»