La vendetta di un impiegato, da vittima a carnefice – Capitolo 1
Data: 20/06/2022,
Categorie:
Dominazione / BDSM
Autore: duke69, Fonte: EroticiRacconti
... dislocato all’ultimo piano in cui si trovava solo l’ufficio della dottoressa Valli. Anche la pausa pranzo era cambiata: la Valli mi faceva portare qualche panino direttamente in ufficio mentre lei andava regolarmente in mensa o in ristorante. Per le varie commissioni tra cui l’acquisto di giornali prendevo l’ascensore esclusivo che, privilegio di pochi tra cui la Valli, portava direttamente al garage riservato ai dirigenti dell’azienda.
Invece, la mia pausa caffè era stata soppressa: “me la dovevo guadagnare!”, troppe distrazioni stare con i colleghi, e quindi aveva troncato i rapporti sociali della mia vita lavorativa.
Dopo dieci giorni della mia nuova vita lavorativa mi convocò nel suo ufficio:
“Allora Simone, è giunta l’ora che ti vengano assegnati dei nuovi compiti, ma prima ho bisogno di completare il tuo curriculum…dunque, ora ti farò delle domande molto dirette e precise e pretendo altrettante risposte.”
Dopo una serie di domande inerenti la mia sfera personale, la Valli continuò con qualcosa di più intimo:
“Sei eterosessuale?”
“Eh...si!”
“Non esitare, rispondi e basta!”
“Hai mai avuto rapporti omosessuali?”
“No!”
“Quante donne hai scopato in vita tua?
“Tre”
Stavo subendo un interrogatorio che non aveva nulla a che fare con il mio “lavoro” …almeno quello di qualche settimana prima. Ero irritato ma non riuscivo a ribellarmi, mi stava umiliando ancora una volta.
“Immagino che una di queste tre sia tua moglie…e riesci a farle ...
... raggiungere l’orgasmo?”
“Si”
“Beh, questo è quello che credi tu…Quali sono le dimensioni del tuo pene?”
Seppure avessi avuto qualche dubbio, ora era ormai chiaro cosa volesse da me…
“…ehm…dimensioni medie…non saprei…”
“Uh...ma sei diventato rosso dalla vergogna! Forza in piedi! Giù pantaloni e mutande! Fammi vedere!”
Non potevo crederci: lo aveva chiesto davvero!
Mi sollevai dalla sedia come un automa non rendendomi conto delle mie azioni mi denudai come ordinato.
“Uhm… direi medio basso…tuttavia così è moscio e non si capisce…dovrei vederlo in tiro…”
Ero come scioccato da tutta quella situazione, tuttavia continuavo a rispondere agli ordini imposti dal mio capo come fossi uno schiavo.
“Levati anche la maglietta e masturbati!”
A quel comando mi bloccai come non avessi capito la richiesta”
“Allora cosa aspetti! Segati, tiratelo! voglio vederlo duro! Avanti muoviti!”
La Valli si era spazientita e aveva alzato la voce sbloccando la mia esitazione. Così iniziai a smanettare e con grande difficoltà dovetti attendere diversi minuti e concentrarmi affinché riuscissi ad ottenere una buona erezione.
“Wow!! Non male, pensavo peggio…”
Quello fu il momento in cui mi sentii maggiormente a disagio come fossi solo un giocattolo nelle mani di una donna perversa, sadica e cattiva.
Per la prima volta vidi un lieve sorriso sul volto della dottoressa, che prese un metro da sarta e misurò lunghezza e circonferenza del mio uccello. Solo molto tempo dopo ...