1. ESPOSTA


    Data: 19/06/2022, Categorie: Etero Autore: Cosimo_Viola, Fonte: RaccontiMilu

    ... erezione, supera abbondantemente i dieci centimetri. Inizio a lavorare con la lingua, passandola soprattutto sui testicoli, e dedicandomi poi ad asta e glande. Bastano queste semplici attenzioni per portarlo subito all’erezione. Da eretto, il suo pene fa ancora più paura. Non ho un Righello, ma sono più che sicura che superi i venti centimetri. Inizio a succhiarlo, cercando di non distogliere mai i miei occhi dai suoi. Il suo sguardo &egrave sempre quello da maniaco che aveva a pranzo, e tutte le volte che l’ho visto a casa mia quando veniva a trovare mio fratello. Cerco di portarlo tutto in gola, ma mi blocco poco dopo la metà. Ci riprovo, ma ancora una volta non riesco ad accoglierlo tutto. Ho un conato di vomito, gli occhi si inumidiscono per lo sforzo. Riprovo una terza volta, arrivo fin dove riesco, e per quanto mi sforzi di spingere non riesco ad ingoiare gli ultimi quattro o cinque centimetri. Faccio per tirarlo fuori, ma sento due mani bloccarmi la testa e spingermi contro di lui. Con un po’ di fatica, in questo modo entra tutto. Sento la sua pancia contro le mie labbra, e l’ossigeno finire. Cerco di staccarmi, ma quelle mani mi tengono ferma. Appoggio le mie mani contro le sue gambe e spingo forte per cercare di togliermi da lì, ma vengo sgridata in una maniera così perentoria che non posso fare altro che obbedire. – Guardami troia. Mi sforzo di aprire gli occhi, sento una lacrima correre lungo la guancia sinistra. Sono tutta rossa per lo sforzo. – Leccami le palle, ...
    ... o ti faccio soffocare. Cerco di tirare fuori la lingua. Con un po’ di fatica riesco a raggiungere i testicoli, e glieli lecco mantenendo in gola quegli oltre venti centimetri di cazzo. Finalmente mi lascia andare. Mi metto a tossire, riprendo aria, ma vengo subito ripresa da quelle mani fortissime e mi ritrovo nuovamente il suo enorme membro in gola. Va avanti così per svariati minuti che sembrano ore. Successivamente mi fa ricominciare da sola, con calma, più lentamente. Stavolta anche da sola riesco a ingoiarlo tutto, ho imparato. Sono brava. Il suo orgasmo arriva a cinque minuti dall’inizio della partita. Mi riempie la bocca, faccio quasi fatica a contenere tutto lo sperma senza farlo colare fuori. Ingoio tutto, come sempre. – Ora noi dobbiamo guardare la partita, va di là. Sdraiati sul letto a pancia in giù, bendata, e non muoverti. Faccio come mi dice. Mi sdraio sul letto a pancia in giù, bendandomi con una sciarpa scura. Resto lì in attesa non so nemmeno di cosa per più di due ore. Almeno credo, ho perso anche la cognizione del tempo. Quasi mi addormento quando sento dei passi entrare in stanza. Non so chi sia, ma si trova dietro di me. Due mani si appoggiano sui miei glutei, e mi sputa in mezzo, andando ad inumidire l’ano. Prende un’altra sciarpa, e mi lega le mani dietro la schiena. Un cazzo enorme si fa strada tra le mie viscere. Fa molto male, perché la penetrazione &egrave stata brusca. &egrave Giacomo, lo riconosco dalle dimensioni. Passato lo shock iniziale, il ...