1. ESPOSTA


    Data: 19/06/2022, Categorie: Etero Autore: Cosimo_Viola, Fonte: RaccontiMilu

    ... Allora, hai fatto quello che ti ho detto di fare. – Sì, l’ho fatto. – E com’&egrave andata? Gli racconto tutto quanto nei dettagli mentre ci avviamo verso casa. Alla fine del resoconto, mi infila una mano tra le cosce. – Non sei bagnata però. – &egrave successo diverse ore fa. – Bella scusa. Dai, spogliati. Togliti tutto. – Come, adesso? – Sì adesso, ci sono problemi. – Marco, scusami, ma sono le sei e c’&egrave ancora il sole. E poi siamo nel traffico. Mi vedrebbero in tanti. – Ti rendi conto o no che &egrave proprio quello che voglio? – Sì, ma speravo che ti rendessi conto che &egrave molto difficile per me. – Per me no. Avanti. Mi tolgo in un secondo sia canotta che gonna, come togliere un cerotto, e poi mi sfilo pure le scarpe. – Contento? – Sì, molto. Ora inizia a toccarti. Anche se non ho il coraggio di guardare fuori, gli occhi addosso degli altri automobilisti imbottigliati nel traffico li sento tutti quanti. Mi tocco a lungo, sia esternamente, che internamente. Non c’&egrave bisogno che mi dica di fermarmi prima di venire, &egrave scontato, in quanto ha detto di toccarmi, non mi ha detto di godere. Ormai certe istruzioni implicite le colgo perfettamente. Guida lungo. Io non faccio più caso a dove siamo, anche perché mi ritrovo spesso ad occhi chiusi, mentre mi tocco. A un certo punto mi accorgo che accosta, rallenta fino a fermarsi e spegne la macchina. Scende per primo, fa il giro e viene ad aprirmi la portiera. Io scendo senza manco riflettere su dove ci ...
    ... troviamo, ma fortunatamente per me non siamo in un luogo affollato: siamo in uno spiazzo al lato di una strada di campagna, quelle della periferia sud di Milano. Non una di quelle strade dove non passa mai nessuno, per una di quelle dove di macchine ne passano molto poche. Mi porta verso il cofano della macchina, e mi ci fa piegare sopra, a novanta. Lo sento sputarsi su una mano, e appoggiare un dito sul mio ano. Preme, lo fa entrare, poi uscire, per iniziare a far strada a qualcosa di più grosso che sta per arrivare. Sento di nuovo sputare, stavolta però si sta lubrificando il pene. &egrave proprio mentre inizia a mettermelo dentro che passa la prima macchina. Io sono girata dall’altra parte, ma sento un colpo di clacson in segno di approvazione. Nonostante il rischio della situazione, se la prende abbastanza comoda. Va avanti per svariati minuti, e in tutto passano sei macchine, quando esce dal mio culo e mi dice di inginocchiarmi davanti a lui. Inizia a segarsi, mi dice di tenere la bocca chiusa, e di guardarlo. Sento l’asfalto duro contro le mia ginocchia. E sento il calore del suo sperma sul mio viso. Poche l’ho visto eiaculare così tanto. La mia faccia &egrave totalmente inondata dal suo liquido bianco. Mi dice di non pulirmi, e di risalire in macchina. Guida fino ad un baracchino che vende panini con le salamelle sulla strada provinciale. Accosta proprio lì davanti, mi porge una banconota da cinque euro. – Prendimi una coca. – Va bene. Ormai l’ho capito che &egrave inutile ...
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