1. “tata” sofia: la mia nave scuola


    Data: 18/06/2022, Categorie: Prime Esperienze Autore: Shoganai65, Fonte: Annunci69

    Sin da piccolo sono stato abituato ad avere delle "tate" in giro per la casa. Mia madre lavorava per cui nelle faccende quotidiane e nella gestione dei figli si faceva sempre aiutare da quelle che noi chiamavamo “domestiche”, donne delle pulizie, baby sitter, “tate”, a seconda del loro ruolo e dell’età mia e di mio fratello.
    
    Mi ricordo in particolare di SOFIA, che iniziò a prestare servizio presso di noi quando io andavo in quarta Liceo: fu la mia NAVE SCUOLA.
    
    Era stata assunta dai miei genitori per fare le pulizie, la spesa, mettere in ordine la casa e le camere da letto e preparare il pranzo. Il suo orario andava generalmente dalle 9 del mattino alle 17, dal lunedì al venerdì. All’epoca mio fratello frequentava già l’università a Milano mentre io uscivo di casa alle 7.00 e rientravo verso le 14.30, per cui la incontravo solo nel pomeriggio per un paio di ore.
    
    A differenza della signora precedente che aveva una cinquantina d’anni ed era piuttosto grassoccia, Sofia aveva appena compiuto 35 anni, era snella, sfoggiava un bel seno pronunciato ed un bel culetto, sorrideva sempre e sin dal primo incontro si dimostrò molto simpatica. Viveva in un paesino vicino al nostro, era sposata, ma aveva scoperto che non poteva avere figli, almeno era quello che avevo carpito da un dialogo che aveva avuto con mia madre.
    
    Io ero in piena esplosione adolescenziale, con gli ormoni a mille, il bisogno di spararmi almeno tre seghe al giorno immaginando di fare sesso con tutte le mie ...
    ... compagne di classe, le prof, le cuginette e, naturalmente, con la new entry Sofia.
    
    Quando rientravo dalla scuola la guardavo mentre si chinava a raccogliere la spazzatura, o saliva sulla sedia per pulire la polvere dal lampadario del salotto e già l’uccello mi diventava duro. La seguivo con lo sguardo per tutta la casa e i miei occhi radiografavano le sue belle tette, il suo culo, la sua bocca da pompini.
    
    Poi correvo nel mio bagno e la mano partiva veloce per dare una momentanea soddisfazione al cazzo, con schizzi di sperma che arrivavano fino allo specchio.
    
    Man mano che i giorni passavano Sofia diventava sempre più simpatica, dolce, disponibile e questo suo modo di fare riusciva a sciogliere la mia tipica timidezza adolescenziale. Mi chiedeva come andavo a scuola, cosa mi sarebbe piaciuto fare da grande, se avevo degli amici, con chi andavo d’accordo in classe, se avevo già la fidanzatina… Io mi aprivo con lei e le raccontavo tutto (tutto tranne che ero completamente pazzo di lei e che avrei voluto fare l’amore all’istante, ogni giorno, in ogni momento, in ogni stanza della casa…)
    
    Non glielo raccontai ma penso che lei lo capì ugualmente o forse lo aveva messo nei suoi progetti ancor prima di me.
    
    L’occasione capitò un lunedì mattina quando, al Liceo che frequentavo, si ruppe l’impianto di riscaldamento e gli studenti, assieme ai professori, proclamarono seduta stante uno sciopero a sorpresa. Io per un po’ rimasi a manifestare con gli altri davanti alla scuola, ...
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