Sveltreno - una sveltina in treno
Data: 17/06/2022,
Categorie:
Trans
Autore: Federossetta, Fonte: Annunci69
Prologo
Ciao a tutti questo racconto è basato su una storia vera ed è il primo di una breve serie che racconta come ho fatto un viaggio davvero lungo per vedere un ragazzo che conobbi qualche anno fa. Buona lettura!
Sveltreno - una sveltina in treno
Io e Luca ci siamo scritti per la prima volta un paio di anni fa, sono stata contattata direttamente da lui su kik come spesso mi succede. I primi approcci sono stati disinteressati, senza troppi alti e con diversi bassi siccome avevo specificato il mio diniego dall'incontrare chi conoscevo online. Avendo avuto un'esperienza negativa in passato, spesso tendo a preferire quelle dirette che capitano fortuitamente durante le mie serate en femme. Eppure pian pianino il feeling con Luca iniziava a diventare interesse. Lui non nascondeva le sue intenzioni e spesso era anche esplicito, la cosa mi divertiva ma rimaneva online. Oltre a foto hot iniziammo a scambiarci qualcosa di più: video di automasturbazione, gemiti per simulare un probabile rapporto e soprattutto sexting spinto. Non lo sapevo ma piano piano mi stavo aprendo, e lui mi stava accompagnando per mano a sconfiggere questa timidezza. I suoi gesti erano sinceri e anche i più piccoli destavano in me interesse. Mi piaceva anche quando capiva i miei momenti difficili della vita privata e sapeva apprezzare la Fede "in crisi" per cose che apparentemente sembravano superflue. Insomma il rapporto instauratosi era speciale, i mesi passavano e ogni volta che ci cercavamo ...
... online era sempre per provare piacere e distacco dalla vita quotidiana.
Cominciò poi ad essere insistente e chiedermi di andare a trovarlo ma la distanza era tanta, più di 400 km. A superare definitivamente il mio blocco dall'incontro con sconosciuti fu la sua eleganza e la sua mascolinità che mi convinsero a prendere un biglietto che mi avrebbe portato a Treviso nel fine settimana. Usai la scusa della fine della sessione di esami universitari e ai miei genitori dissi che sarei andata a Milano per una settimana. Era una mezza verità perché ne avrei approfittato per rincontrare vecchie conoscenze stando nella capitale della moda da martedì a venerdì, per poi trasferirmi il weekend a casa del mio desiderato Luca.
Quando riferii a lui che finalmente ci saremmo visti la sua risposta fu eloquente: una foto del suo bel membro già turgido alla sola scoperta della notizia.
I giorni passarono e man mano che si avvicinava la data della partenza le fantasie in chat aumentarono, fino ad arrivare alla casa dei miei amici a Milano con una voglia matta di essere già a venerdì. Ero ovviamente in vestiti maschili perché nessuno sapeva e doveva sapere della mia vera personalità, eppure appresso avevo portato tutto l'occorrente per essere Federica. La valigia era divisa a metà: nella parte en femme avevo calze a rete, collant, guepiere, lingerie, ecc e altri vestiti sexy per girare nella splendida Treviso senza filtri. Completava la mia collezione un plug con brillante espressamente voluto ...