2 botte a Capodanno di Giovanna Esse
Data: 16/06/2022,
Categorie:
Anale
Prime Esperienze
Autore: giessestory, Fonte: xHamster
... mi era entrato tutto dietro.
«Scusami» disse, riprendendo il controllo di sè «Ti faccio più piano, perdonami…»
Lo tirò fuori, mi accarezzo di nuovo il sedere, mi bagno di nuovo con lo sputo, poi ritornò alla carica. Questa volta il cazzo mi entrò dentro senza nessun disturbo, anzi era caldo e piacevole.
«Va bene così?» chiese. Gli dissi di sì ma di continuare comunque a far pianino.
Poi non parlammo più, ma mugolammo. Io scoprii che mi piaceva da matti quella sensazione di penetrazione anale. Lui si sollevava e mi ricadeva dentro: i nostri corpi si incollavano, il suo cazzo, duro e sottile, ci univa. Lo toccai con la mano da sotto, poi mi feci il ditalino, per godermi di più quel momento stupendo.
Dalla voce e dai colpi mi accorsi che stava venendo. Peccato, era durato veramente poco ma non mi lamentai. Speravo solo che lo sperma dentro il culo non avesse potere riguardo alla fecondazione: le mie amiche mi avevano assicurato di no; a mia madre non avevo mai avuto il coraggio di chiedere questo.
Pochi minuti dopo venne fuori dal culetto con un “plop” si sistemò alla meglio, poi mi aiutò a rivestirmi.
Non parlammo. Tra noi tutto era diverso adesso; probabilmente era ora di chiarire anche il nostro rapporto, che non era più una cotta infantile ma qualcosa di più.
Io comunque non volevo pensare. Mi ero molto “riscaldata” e adesso ero pentita di non aver scopato anche davanti… chissà quando sarebbe ricapitata l’occasione e adesso, eccitatissima, lo ...
... volevo più che mai. Anche pensare allo sperma del mio ragazzo, che ancora mi riempiva il culo, mi mandava in estasi. Appena a casa mi sarei lavata e probabilmente masturbata in santa pace…
«Chiamo mio fratello» disse e suonò il clacson dell’utilitaria. Poi scese dalla macchina e girò intorno a un albero per cercare dove far pipì.
Pochi minuti dopo arrivò suo fratello, probabilmente un po’ infreddolito ma non si lamentò, anzi sorrideva.
Poi disse qualcosa al mio lui che lo guardò sorpreso ma poi girò i tacchi e si allontanò.
SECONDA BOTTA
L’uomo si avvicinò all’auto e aprì lo sportello:
«L’ho mandato a cercare delle sigarette… ci metterà un po’.» mi guardò allegro «Tutto bene? Vi siete divertiti?» Io diventai rossa come un peperone, nella foga del piacere non avevo proprio pensato a quanto equivoca fosse la mia situazione. Quell’uomo sapeva perfettamente che ero rimasta lì per essere scopata, una confidenza veramente eccessiva ci legava.
«Hai fatto la pipì? Qui ti puoi liberare, non c’è proprio nessuno stamattina.»
Effettivamente, sia per il freddo che per il sesso sentivo il bisogno di farla una bella pipì, per liberarmi la vescica.
«Scendi,» disse «dai non fare la schizzinosa… non ti guardo, non ti preoccupare…» e intano sorrideva beato e sicuro di sè. Scesi per cercare a mia volta un posticino appartato ma non pericoloso; in realtà ero anche assai costipata per la notevole quantità di liquido che il fratello mi aveva riversato in corpo, appena pochi ...