2 botte a Capodanno di Giovanna Esse
Data: 16/06/2022,
Categorie:
Anale
Prime Esperienze
Autore: giessestory, Fonte: xHamster
... istanti prima.
Era quasi mezzogiorno, ma era il primo di gennaio, quindi faceva un bel freschino e io ero a gambe nude, solo col golfino e la mini. Cercai di fare in fretta, stando attenta di non essere seguita. Mentre spingevo per orinare, sentii dei rumorini dal culetto: lo sperma traslucido veniva fuori copioso insieme ai mie umori lubrificanti… in pratica: ero inzuppata proprio per bene!
Da dietro l’albero più vicino spuntò una ma mano tesa, stringeva un rotolo di carta igienica, e sentii la voce del nostro “autista” improvvisato:
«Ti serve?»
Che domande, era provvidenziale; mi mossi come una rana zoppa per non sporcarmi, riuscii con un guizzo a prendere la carta, ma non feci in tempo a gridargli di non guardarmi, che quello già sbirciava, canzonandomi col suo sorriso sicuro.
«Dai, non te la prendere… mica sei la prima ragazza a cui vedo la passerina.» Ormai ero sputtanata su tutti i fronti con quell’uomo, che significato poteva a vere mostrarsi ipocritamente pudica? Sbuffai e fregandomene di lui, mi coprii alla meglio con la gonna e mi pulii, gettando poi la carta dietro un cespuglio.
«Fine dello spettacolo… contento?» dissi senza rabbia.
«Ma dai, non fare la difficile, dopotutto è naturale, è tutto naturale: fare la pipì, fare l’amore… tu sei una bella ragazza, molto “bona” nonostante l’età, vuoi che un maschio non ti guardi? Non ti desideri?»
Camminavo davanti a lui e ne sentivo lo sguardo sulla nuca e sulle chiappe, e in quell’istante imparai ...
... un altra cosa sulla mia femminilità che non sapevo… una donna è diversa dall’uomo solo a chiacchiere e solo fino a un certo punto, quando la vicinanza del maschio superava certi “limiti” di sicurezza, quando l’eccitazione era tanta, anche una donna può desiderare semplicemente il sesso. Un piacere nudo e crudo. Tutt’altro che l’amore, le cotte e i sentimenti sublimi… in certi momenti una donna a voglia di cazzo, voglia di essere sbattuta con forza, voglia di godere e di gridare mentre sta godendo!
Dopo l’inculata, la prima della mia vita, ero rimasta su di giri, sessualmente parlando ma cosa significasse questo per i miei ormoni ancora non potevo saperlo.
Il fratellone del mio ragazzo, invece, doveva essere un vero esperto: agiva con calma, senza incalzarmi né darmi fretta, ma con determinazione e sicurezza.
Mi accompagnò fino alla macchina e mi fece sedere.
«Ecco, in macchina stai più calda.» disse, mentre con la manovella faceva scorrere in basso tutto il finestrino. Si guardò prima intorno per controllare, poi senza aggiungere altro, si appoggiò allo sportello e con disinvoltura si aprì la patta e tirò fuori il suo cazzo.
La mia mente era scioccata da tanta sfacciataggine ma il mio corpo di femmina eccitata la pensava diversamente; come se avessi dovuto portare a termine un dovere, un incombenza, accettai la situazione… e allungai la mano verso quel cilindro di carne, barzotto e bollente. Il pene del fratello era di tutt’altra misura, era lungo e spesso, la ...