Intime rivelazioni
Data: 15/06/2022,
Categorie:
Etero
Autore: Blacknoble, Fonte: Annunci69
... andare a lavarsi le mani. Gli feci vedere la porta ed andai a cambiarmi. Mentre mi mettevo comoda, e comoda per me in quel omento era un vestito corto nero senza niente sotto, senti Mamadou che trafficava col telecomando della TV. Ero eccitata. Un altro incontro, sensazioni diverse, piaceri differenti. Sentivo di colare tra le gambe, e mi piaceva. Speravo di collare oltre il vestito, affinché vedesse anche Mamadou.
Tornai nel soggiorno. Era seduto sul divano. Senza giacca. Con una maglietta grigia che lasciava indovinare il suo fisico atletico. "Vieni vicino" mi disse sorridendo col telecomando in mano. Mi sedetti. Cercava un canale di musica che trovò dopo un pò. Poi, la sua mano, con tanta nonchalance si poggiò sul mio ginocchio. Senza velleità, in modo naturale, come se cambiasse canale. Un gesto che mi accese e mi incuriosi non di poco. Ero abituata a tenere a bada l'irruenza degli uomini, il loro desiderio di arrivare subito in fondo. Era una battaglia continua, bisogna educare gli uomini al piacere, non alla figa, e questo era parte del piacere; una mano sul ginocchio. Una mano da cui partiva un battito, battito che si estendeva su tutto il mio corpo e tornava indietro facendo pulsare Mamadou allo stesso ritmo mio.
Mamadou chiuse gli occhi e feci lo stesso. La musica ci isolava oltre alla bolla di sensazioni che ci avvolgeva. Non mi resi conto di quando cominciò a muovere la mano sul mio ginocchio. Le sue dita lo avvolsero ed arrivarono dietro ad accarezzare ...
... delicatamente le pieghe dietro. Fu anche naturale che poggiai la mano sulla sua coscia. Mi sorpresi della tonicità dei suoi muscoli. Sotto le mie dita, ogni muscolo si sentivo, e fremeva in base alla mia carezza. Senza fretta, con la stessa sicurezza di un fiore che sboccia, lentamente, una carezza che sapeva di mare e di monti, un Unione di sensi senza impegno. Ci girammo, e ci baciammo.
La mia lingua sulla sua, la sua sulla mia, la mia lingua in vesti sua, la sua in vesti mia, un turbinio senza fine, una battaglia, una carezza, un bacio stesso nel bacio, un emozione senza fine, un cadere dentro la felicità, un senso che sconfina su tutti gli altri sensi. Ci baciavamo, e lui era in me, ed io ero in lui, un cavalcare di piaceri che il mio piccolo soggiorno aveva difficoltà a contenere. E nemmeno io riesco piu a contenermi. Mi alzai e sali addosso a lui tutto vestito. Lui alzò le braccia e gli sfilai la maglietta. "Curioso, non ha peli" pensai per un attimo. Fugace fu il pensiero poiché le nostre lingue si ritrovarono ed i nostri corpi cominciarono a ballare. Un ballo che sposava i contorni dei nostri desideri, legava i nostri piaceri, scandiva le nostre sensazioni. La mia schiena era pervasa da scosse, il suo corpo da fulmini, era gia tempesta, temporale emotivo. Le mie unghie andavano e venivano sul suo corpo mentre le sue mani esploravano la mia pelle in ogni suo centimetro. I nostri respiri erano coordinati, non ansimanti, erano certi.
Mamadou mi fece scivolare il vestito ...