Asia giochi viziosi
Data: 15/06/2022,
Categorie:
Tabù
Trans
Gay / Bisex
Autore: asiatrav82, Fonte: xHamster
... maggiore che avevo visto negli spogliatoi, alle partite di calcio.
Una domenica di inizio estate ero sdraiato al sole davanti casa a torso nudo e short e mi sentii dire.
- Sempre lo stesso tu. Lo sai che non è orario di prendere il sole.
s**ttai come una molla.
- Vedi che sei tutto rosso?
- Ma non è il sole
Gli risposi.
L’emozione mi aveva fatto diventare di fuoco.
- Come stai? E i tuoi? Tuo padre?
- Sono da mia sorella. Ci ha invitato a pranzo e tra poco vado anche io.
Quando sei arrivato.
- Ieri. Desideravo vederti e sono venuto subito. Come sei cambiato. Sei anche più peloso di me. Sei un vero maschio. Chi sa quante ragazze impazziscono per te.
- Anche se è vero, non mi interessano. È un altro il genere che mi piace, intendo far tesoro del tuo avvertimento.
- E con le lezioni di sesso sei andato avanti?
- Senza maestro?
Sono regredito al solo uso della mano.
Entrammo in casa per rimediare. Iniziammo subito con un ripasso, baci di lingua, sega e pompino. Non me ne stetti fermo e glielo presi in mano anche io. Questa volta mi lasciò fare. Allora ci sdraiammo sul pavimento e feci il mio primo sessantanove. Lui era vorace riusciva a farsi entrare in bocca tutto il mio cazzo che era cresciuto tanto, ci si strozzava, gli vennero le lacrime agli occhi, eppure continuava a tenerlo tutto in bocca, sicuramente gli entrava in gola, forse all’esofago. Quando non ero incantato a guardare la sua voracità, quasi volesse ingoiarselo tutto, ...
... tenevo il suo pisello in bocca, andavo su e giù con la testa e, non avendo lui il prepuzio, non mi soffermavo tanto sulla cappella. Quando capii che stavo per sborrare, provai ad allontanarlo, ma lui mi strinse forte a sé impedendomi di tirarlo fuori e gli schizzai in gola una serie di fiotti di sborro. Quando il mio cazzo uscì dalla sua bocca era pulito, pulito, non ne fu sprecato neanche una goccia. Il tempo era volato, dovevo sbrigarmi per arrivare da mia sorella in temo per il pranzo per non subirmi qualche predica, ma prima di salutarci gli chiesi.
- Come mai sei qui?
- Lo saprai più tardi. Mi vieni a trovare?
- Ti va bene dopo le diciotto? Fino a quell’ora lavoro.
- Ok. Non dire a tuo padre che sono tornato, voglio fargli una sorpresa.
La sera stessa si presentò a casa, i miei, specialmente mio padre, fu felice di rivederlo.
- Che sorpresa, Roberto, non pensavo più di rivederti. Come mai sei tornato?
- Amico mio, sono venuto per vendere la casa. Finora ci ha abitato mio figlio, ora lui è stato trasferito, la casa non serve a nessuno. Mi fermerò giusto il tempo necessario.
- Non ci vedremo più allora?
- E chi lo può dire, voi non pensate proprio di ritornare in Italia?
- I miei figli sono tutti qui con le famiglie. Ho solo questo figlio da sistemare, ma pare proprio che non ne voglia sapere di sposarsi.
Mia madre, sapendolo solo lo invitò a cena. Avevo paura si potesse vedere la mia emozione nel vederlo seduto a tavola con noi, pensando a ...