1. Week end erotico


    Data: 10/06/2022, Categorie: Erotici Racconti, Tradimenti Sesso di Gruppo Autore: samas2, Fonte: RaccontiMilu

    ... sentire dentro. Son ansiosa di osservarvi mentre la scopi senza pietà; falle comprendere che razza di toro da monta è il mio maschio.”
    
    Giorgio mi afferrò le caviglie, divaricandomi le cosce e portando il mio bacino sul bordo del letto, introdusse uno, due, tre dita nella mia figa fradicia facendomi sussultare, tuffò il suo faccione fra le mie cosce mugolando di soddisfazione. Ero nelle mani di due pervertiti, senza dubbio, abituati a queste situazioni, ma era troppo intrigante e mi interessava trarne tutto il piacere possibile. Così l’uomo, – finalmente perché la mia voglia non poteva più attendere -, cominciò a chiavarmi con un vigore non comune, mantenendosi in posizione eretta. Ero sopraffatta dall’intenso godimento, sotto quei forti colpi sordi la mia vagina bagnata produceva un rumore di sciacquettio. Ero abbandonata sul letto con le braccia spalancate, appagata di quel grosso cazzo. – Sei un vero stallone Giorgio, dacci dentro, spingi, più veloce che sto godendo. – Ormai, disinibita esprimevo manifestamente ciò che provavo. Giusy, intanto, si pose a cavalcioni del mio volto appoggiando la sua figa alla mia bocca e sfregandosi oscenamente. – Ora ricompensami per quel bell’uccello che ti sto facendo gustare. Piccola troia, forza leccamela, succhiamela, fai godere anche me.” Avvertii l’odore acre della passera bagnata di Giusy e superato l’iniziale impaccio, assaporai il profumato nettare. – Brava Stefania, vai avanti così, leccami, continua che vengo” La quantità ...
    ... degli umori che mi colavano in bocca erano l’evidenza di tutto il piacere che stava provando; io in parte li bevevo, in parte mi colavano sul volto. Il durissimo cazzo di Giorgio intanto continuava a lavorarmi stantuffando potentemente, facendomi raggiungere per la seconda volta, quella sera, l’orgasmo e avrei voluto urlare sfogando la mia estasi, ma la figa di Giusy aderiva alla mia bocca come una ventosa, impedendomelo. Giorgio estratto il suo pene ancora eretto ci ordinò: – Adesso voi due fatemi un bel pompino per concludere in bellezza. Ci gettammo su quel grosso cazzo ed iniziammo a leccarlo dalla sua base fino al glande e viceversa, su e giù, senza trascurare le grosse palle. Giorgio si godeva lo spettacolo. Leccavamo e succhiavamo, disputandoci il pene come fossimo due cagne su un osso. Quando le nostre labbra venivano a contatto, ci scambiavamo un caldissimo, profondo bacio. – Brave. Non so chi sia fra voi la più troia, ma è una bella lotta. Come l’uomo eiaculò, mugolando di piacere, Giusy ed io, ci deliziammo di quel seme del piacere che condividemmo, scambiandocelo attraverso osceni baci. Da parte mia dopo averla trattenuto in bocca per assaporarlo meglio, volli ingoiare quel liquido vischioso e caldo. – Continua Stefania…così….brava, ingoia tutto. Una volta ricomposta e nell’accomiatarci Giorgio mi disse: – È stata una magnifica serata e ci piacerebbe domani sera averti a cena. In fondo ci sono ancora tante cose da esplorare, penetrare….il tuo culetto, per esempio. Se ...