Week end erotico
Data: 10/06/2022,
Categorie:
Erotici Racconti,
Tradimenti
Sesso di Gruppo
Autore: samas2, Fonte: RaccontiMilu
... soprattutto non volevo oppormi a quel gioco interrotto tanti anni fa che rientrava prepotente nella mia vita e che in qualche modo aspettava di essere portato a termine. Il mio cuore aveva iniziato a battere all’impazzata. L’autobus era ormai quasi deserto in seguito alla discesa dei passeggeri alle fermate intermedie, e nessuno poteva osservarci. Chiusi gli occhi e mi abbandonai al volere delle mani di Giusy che sempre più decise iniziarono a risalire dalle mie ginocchia alla radice delle cosce, abili nei loro toccamenti e carezze che mi facevano fremere. – Hai mai tradito tuo marito? Ero soggiogata e con un filo di voce risposi – Beh, si. Qualche volta è successo. – Mi sembra giusto che tu ti sia fatta qualche esperienza. Col mio compagno abbiamo vedute molo larghe su questo argomento. L’hai mai fatto con una donna? – No mai, ma… ti prego … – Ti sei persa molto. Ora lasciati andare. La voce sussurrata e il suo fiato caldo e le sue labbra sul mio collo mi rendevano sempre più arrendevole. Le mutandine furono scostate di lato e dita sapienti mi frugavano, mi esploravano. L’indice e il pollice uniti fra loro, mi scivolavano dentro umettandosi degli umori della mia figa ormai fradicia. L’iniziale riluttanza e vergogna si scioglievano rapidamente. I miei occhi erano chiusi per concentrarmi tutta su quell’emozione travolgente., mi mordevo le labbra per rimanere silenziosa, ed era una tortura non poter urlare il mio piacere. Arrivammo alla fermata, meta di Giusy. – Fermati anche ...
... tu con me e vieni a casa mia. Ti riaccompagnerò in auto io, più tardi.” Non ebbi alcuna esitazione, ammaliata com’ero, e la seguii fino a casa sua, situata a pochi passi dalla fermata. Entrate, ci richiudemmo la porta alle spalle impazienti di continuare quel gioco, in cui io ero la preda catturata. Sapevo di addentrarmi in un terreno eccitante e misterioso. Entrate in casa, Giusy, fu su di me, mi baciò, la sua lingua ardente dentro la mia bocca . Quel primo bacio saffico mi colpì per la sua dolcezza e passione e cedetti, lasciando definitivamente alle mie spalle dubbi e regole. In camera da letto ci spogliammo freneticamente senza toglierci gli occhi di dosso; era evidente il contrasto fra i nostri corpi: morbide e armoniose le mie forme, androgine, muscolose e asciutte le sue; la mia figa ornata di un folto vello bruno, glabra la sua eccetto per un ciuffetto fulvo sul monte di Venere. Mi afferrò e stese sul letto leccandomi e baciandomi tutta, giocando in particolare con miei seni formosi su cui si divertiva anche ad affondare le mani, impastarli e morderli avidamente. – Cosa stai facendo… – Ti voglio mangiare puttana. Adesso taci, comando io il gioco e tu devi lasciarmi fare. Non avevo la minima intenzione di non ubbidire. Le sue dita mi penetravano la figa, ormai fradicia e, intrise del mio piacere, vennero portate alle nostre bocche in attesa. Ero percorsa da brividi e il mio piacere crebbe a dismisura quando, lei allargandomi le gambe, spinse il suo volto sul mio sesso ...