1. Io, mia moglie e i Trans


    Data: 09/06/2022, Categorie: Dominazione / BDSM Sesso di Gruppo Trans Autore: antonio-fusco, Fonte: xHamster

    ... indaffarata con spazzola e lucido da scarpe per toglierle l’ultima traccia di polvere dal tacco. La madre di Chiara la guardava dall’alto in basso, dominandola in altezza come una montagna domina un verme che striscia a valle.
    
    Con un’ ultima dimostrazione di superiorità Elisabetta aveva abbassato il piede sul pavimento e, facendo finta di nulla, era andata a posare la suola della scarpa sulla mano della servetta. Questa non aveva replicato nulla, si era limitata ad emettere gemiti soffocati ed ad attendere che la dominatrice sollevasse il suo bellissimo piede.
    
    In un’altra occasione Chiara vide la segretaria che dava lo smalto alle unghie di Elisabetta e rimase ben sorpresa nell’osservare quanta cura la giovane ponesse nel mettere quella rossa tintura brillante sulla punta delle dita della madre.
    
    Un’altra volta ancora la donna era seduta sul piano della scrivania, le sue lunghe gambe accavallate penzolavano in aria sospese ad un palmo da terra. Indossava scarpe col tacco e bellissime calze nere. Le segretaria doveva aver commesso qualcosa di molto grave perché era inginocchiata davanti a lei, col capo chino e le mani dietro la schiena. La donna la guardava, dominandola con uno sguardo freddo come il ghiaccio ed i suoi occhi erano colmi di collera e disprezzo. Poco prima Chiara aveva udito due voci levarsi dalla stanza ed aveva riconosciuto anche quella della ragazza; ciò era molto strano perché la segretaria era solita parlare sempre a bassa voce.
    
    Come se niente ...
    ... fosse la madre di Chiara avvicinò un piede alla faccia della serva. La punta della preziosa decolté dal tacco a punta le indicava la radice del naso come un dito inquisitore.
    
    La giovane sollevò impercettibilmente lo sguardo, esitò alcuni istanti e la donna mormorò una parola breve. Infine la segretaria le prese piede e scarpa fra le mani e baciò. Iniziò dalla suola, polverosa e sudicia che fosse, andò al tacco, la sua lingua mulinò sulla pelle nera e brillante, poi passò al piede, sfilò la calzatura e leccò le dita e la pianta del piede. Elisabetta trovò piacere nella dimostrazione di sottomissione della sua serva, le affondò nella bocca prima un piede, poi l’altro, infine tutti e due assieme, lasciò che un altro essere umano si mortificasse al livello di un verme in ginocchio al suo cospetto.
    
    Per tutto il tempo lo sguardo di Elisabetta rimase tuttavia freddo ed ostile. Dai movimenti frenetici delle sue mani e del suo collo si vedeva chiaramente che lo spettacolo offertole dalla ragazza che si stava umiliando prostrata sotto la scrivania le era molto gradito. Quando i suoi piedi furono evidentemente sazi di attenzioni Elisabetta passò all’umiliazione successiva. Si fece togliere le calze dalla giovane ed essa obbedì silenziosamente ed efficientemente, raccolse l’indumento dalle mani della succube, ne fece una palla e la infilò nella bocca della segretaria, naturalmente dopo avergliele strofinate sotto al naso per alcuni istanti. Infine Elisabetta scese dalla scrivania, ...
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