Sembrava una giornata come un'altra - Racconti Erotici

Sembrava una giornata come un'altra

... piedi con le gambe aperte sopra di lui con il mio membro fronte a lei mentre cavalca mi succhia il cazzo, io l’accompagno con le mani la testa in modo che non si stacchi, ha una bravura eccelsa nel sapere far godere entrambi nello stesso momento.

Poi io mi stacco vado un attimo in cucina accaldato e prendo la bottiglia dove era rimasto metà vino, bevo a canna per reidratarmi e togliere quella sensazione di secchezza in gola, e darmi un po' di carburante per il proseguo, porto la bottiglia in camera, li vedo che scopano e si divertono, ma appena vedono la bottiglia si fermano anche loro per riprendere fiato.

Dopo un giro di ricarica lei prende dal cassetto il gel lubrificante e porgendolo mi fa “sai cosa devi farne”, lei rimonta a cavallo del destriero Marco e continua la sua cavalcata, io apro il tubetto e me ne spargo un po' sulle dita e la spalmo sul suo ano, inserendo il dito medio ogni tanto facendo pressione e sentendo il cazzo di Marco dall’altra parte dove ci divide solo un piccolo strato di carne dal suo membro.

Poi dopo avere ben bene lubrificato la zona, ne prendo un po' anche per me e lo spalmo su tutto il mio membro, bello unto e scivoloso mi avvicino al suo sedere, Marco si ferma un attimo io inizio a centrare il buco un po' strettino, ma dove so già che mi darà molto piacere, piano piano entro nella sua seconda porta, finché non sento che la cappella non fa quel piccolo scatto e ti fa capire che è entrata, da li poi piano e dolce entro poco alla volta, ...

... Marco riparte con il suo movimento da sotto e i nostri uccelli si urtano dentro di lei intensificando le nostre sensazioni e lei in un ansimo continuo tra misto godimento e dolore, impazzisce di piacere, poi capito il ritmo alterniamo le nostre entrare e uscite come due pistoni che in alternanza creano scintille di godimento alla nostra Chiara, lei perde la ragione e noi con lei.

Esco, lei si stacca da Marco, che prende in mano un po' di lubrificante e se lo passa sul membro, ora lei le da le spalle e si impala sul suo cazzo da dietro, si appoggia al suo petto con la schiena, io la penetro nella passera e ora posso vederla in faccia, ad ogni colpo che riceve da me e Marco, i suoi occhi si girano e sembrano schizzare fuori dalle orbite, gode e le piace, era questo che aveva sognato, che avevamo sognato entrambi nei nostri discorsi.

Ormai tutta la stanza sa di sesso, inebriata dai nostri odori e sapori, poi ci stacchiamo tutti ci mettiamo in piedi al bordo del letto e io e Marco iniziamo a segarci, lei con le mani ci tocca e spreme le palle come per far si che neanche un goccio del nostro sperma rimanga dentro di noi.

Lei si avvicina con la lingua un po' ad uno e un po' all’altro finché io non riesco più a trattenere il mio godimento, esce un primo schizzo che prende la sua faccia e un po' della spalla andando anche a cadere a terra, il resto dell’eiaculazione con meno potenza inizia a posarsi sul suo corpo, io ho un grido di piacere immenso e indescrivibile, lei con ...