Sembrava una giornata come un'altra - Racconti Erotici

Sembrava una giornata come un'altra

... “perfetto” faccio, ora mi rivolgo a Chiara e le dico “insomma che hai fatto di buono?, spero il risotto alla milanese che sei bravissima”, “certo” mi fa lei “so che lo ami”, mi siedo a tavola, lui apre una bottiglia di prosecco e lei finisce di amalgamare il risotto e impiattarlo, intanto Marco prepara tre calici e li porge fronte su ogni posto a tavola, lei poggia i piatti fumanti su ogni posto preparato, ci accomodano prendiamo i calici e facciamo “a noi e buon pranzo”, mangiamo, si chiacchiera del più e del meno, poi all’improvviso lei fa “Ti ricordi dove prendevamo il dolce?” da lì in un millesimo di secondo passano tutti i momenti tra me e lei in camera sua, “certo e che buoni erano”, “beh cosa dite se lo prendiamo ora, che ho una certa voglia di zuccheri?”

Non facciamo in tempo ad alzarci che in pochi passi ci troviamo tutti e tre in camera, vista la poca grandezza della casa, il vino sicuramente sta aiutando la situazione non posso negarlo, lei si infila tra noi 2 e inizia a baciare Marco, intanto con la mano tocca il mio inguine dove sente la mia voglia già dura sotto la stoffa, io di contro inizio a baciarle il collo e le tocco con la mano il sedere, cercando di non accavallare la mia mano con quella di Marco, che ha iniziato davanti la sua perlustrazione.

Da li io inizio a togliermi le scarpe e con la mano slaccio la cintura e apro i pantaloni che cadono dritti perpendicolarmente, che con 2 passi tolgo e rimango in mutande e maglietta, il mio cazzo duro ...

... toccato dalla sua mano, alza di lato gli slip come per esplodere.

Lei poi si rivolge a me, e ci baciamo, da li tutta una serie di ricordi dei nostri tempi, i baci caldi e lunghi, dove le nostre lingue si intrecciavano per minuti, intanto Marco, si denuda già togliendo i jeans short mutande e maglietta, il suo membro duro che punta verso l’alto che con una mano fa un primo massaggio facendone uscire la cappella rossa.

Chiara si abbassa, io tolgo quello che mi rimaneva, appena tolgo le mutande il cazzo esplode caricato a molla, via la maglietta, la temperatura sale, Chiara da canto suo aveva già l’uccello di Marco in bocca, gli succhiava il glande come con un chupa chupa, io mi avvicino a lei con il membro all’altezza di quello di Marco, lei lo prende in mano e staccandosi da Marco inizia un fellatio a me, risentire la sua bocca calda sul mio uccello era una cosa magnifica, con la mano destra sega Marco, e intanto con la sinistra muove le mie palle, continuando con la bocca il suo andamento sulla mia asta, poi scambia per qualche minuto i membri con la bocca, io passo la mano tra i suoi capelli corti che mi eccitano ancora di più.

Poi si stacca e si alza, mi bacia, sento quel mix di salinità in bocca mia e di Marco, poi bacia lui, io poi le abbasso i pantaloncini e il brasiliano che indossa, facendomi vedere tutto il suo splendore depilato, Marco la spoglia sopra scoprendo il seno non eccessivo ma giocoso al tatto, lui si fionda sul capezzolo di destra succhiandolo e ...