1. Vacanza al Sud – capitolo 2 –


    Data: 06/06/2022, Categorie: Erotici Racconti, Dominazione / BDSM Racconti Erotici, Etero Autore: Mr.Goodbye, Fonte: RaccontiMilu

    ... accorta di nulla durante il pranzo. Quanto, dello spettacolo offerto, fosse consapevole e quanto innocente.
    
    L’emporio è proprio dall’altro lato della piazzetta e sono costretto a fare il giro attorno alla fontana. La brunetta è riuscita ad attirare la mia attenzione in maniera alquanto inconsueta, prima, e ora cammino gettando un’occhiata al gruppo, ogni tanto, senza insistere o sembrare inopportuno. Avranno tutti una ventina d’anni, giovani e in tenuta da mare. Anche loro mi guardano, specie i ragazzi, studiandomi da cima a fondo. Non mi curo di loro, osservo lei. Di cui nemmeno so il nome. Mi chiedo se sia ancora nuda sotto quei cortissimi pantaloncini. Probabile. Non posso non chiedermi quanti, dei ragazzotti lì con lei, ne siano al corrente. La biondina deve saperlo sicuramente. Ma i ragazzi? Lo sapranno? O è proprio la loro presenza a farla sedere di traverso, così da tenere chiuse le gambe e non rivelare il segreto? Questo pensiero mi fa sorridere maliziosamente e se così fosse… la scena al ristorante non sarebbe stata poi così innocente…
    
    Nel giro di poche ore rieccomi al piccolo emporio. Entro guardandomi intorno, sperando di trovare quello che cerco. La signora sorridente e grassoccia mi accoglie con un sorriso cordiale. La fortuna mi assiste. Quando esco da lì non sono più scalzo. Attraverso nuovamente la piazzetta, questa volta passando un po’ più vicino ai ragazzi, di proposito. Uno di loro sghignazza, mentre lei mi guarda e sorride. Mi fermo un istante e li ...
    ... guardo entrambi. Il ragazzo distoglie lo sguardo molto presto e si mette a parlare nella sua lingua (non per essere dispregiativo, ma sono fermo sostenitore che i dialetti siano lingue a se stanti) con un altro. Lei, invece, sostiene il mio sguardo per un lungo istante. Anche la biondina si gira a guardarmi. È proprio nel momento in cui il mio sguardo si sposta sull’amica bionda, che la “mia” fanciulla accenna un movimento con le gambe. Le apre appena, un movimento leggero e veloce, le dischiude per un fugace attimo per poi chiuderle subito. Sorride. Sorrido.
    
    Finalmente la porta della camera si chiude alle mie spalle.
    
    Adoro quando un semplice gesto, come il chiudere una porta, abbia il potere di estraniarmi dal mondo e dalla sua complessità. La camera è illuminata soffusamente. La luce del sole, che entra dalle tende color panna, è morbida e calda e mi accoglie con un tiepido abbraccio. Sul pavimento, una moquette color beige attutisce il rumore dei miei passi, facendomi sprofondare in un’atmosfera calda e ovattata. La prima cosa che faccio è togliermi le scarpe. Giacca e camicia finiscono subito dopo sullo schienale della sedia, raggiunti un attimo più tardi anche dai pantaloni e dai boxer.
    
    La doccia ha il potere di togliermi di dosso la fatica del viaggio e quei pochi residui di stress lavorativo che mi trascinavo dietro da ieri. L’acqua calda mi scorre sulla pelle regalandomi una sensazione di benessere fantastica e, quando esco, frizionandomi con l’asciugamano, ...
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