Sin City - Un gorilla per amico
Data: 04/06/2022,
Categorie:
Dominazione / BDSM
Autore: Ambiguo, Fonte: EroticiRacconti
... salvata!” Era seduta al centro del lettone; s'è infilata la camicia dello stronzo e s'è chinata in avanti per afferrare bottiglia e bicchiere sul mobiletto. Non ci sono cascato, l'ha fatto da troia, per mostrarmi le lunette del culetto nudo. “Un whisky lo puoi bere con me, no?”
L'ho ingollato sperando che m'annebbiasse la vista: quella ragazza inginocchiata ritta sul letto di fronte a me era piombo fuso per le mie viscere. Mi ha riempito ancora il bicchiere ma mi ha bloccato la mano, ma con dolcezza, e l'ha girata verso le sue labbra. Ha bevuto lentamente e poi ha aperto le labbra per essere baciata. Non avevo mai carezzato quei capelli d'oro. Il bicchiere s'è fracassato a terra.
M'abbracciava e mi tirava sul letto. “Sei forte, Meek, il più forte.” Avevo paura di schiacciarla col mio peso, ma lei mi ubriacava con la sua saliva bollente di whisky e mi serrava con le gambe. “Stringimi.”
Non sapevo come fare e mi sono spaventato quando ho sentito che piangeva. La sentivo piangere e tremare; il cuore di un passerotto spaventato.
Ma poi ha tirato col naso, ha riso nervosa e mi ha leccato la guancia: “Io merito tutto questo, lo sai?” Mi si è stretta contro.
No, non volevo sentire. Mi fa male pensare a queste cose.
Ma lei ha continuato: “Lo merito, sono una cagna, la sua cagna... Devo dirtelo!, a te Meek posso dirlo... Ecco: tu sai cosa mi fa, io mi lascio fare tutto da lui... Io sono felice d'essere la sua puttana, so che mi vuole più di tutte ed io sto bene con ...
... lui, giuro... Ma ho paura, Meek, ho già ventisette anni, quanto durerà ancora?... Stringimi così, voglio sentire le tue braccia Meek: ho gli incubi, sogno sempre che un giorno precipiterà tutto, anche il mondo crollerà... Stammi vicino almeno tu, perché Roach... Sai che dovrei odiarlo?, Roach ha fatto ammazzare mio padre!!!... Eppure, mi credi Meek?, io non sono normale, anche in questo momento vorrei che Roach fosse qui.”
L'ho stretta forte, da non farla respirare. Doveva proprio smettere di parlare. Profumava come un bellissimo fiore schiacciato tra le dita.
Ha sorriso bellissima, come le ragazze imbarazzate. “Noi non siamo normali, vero Meek? Siamo i migliori, niente ci tocca, tutto ci passa sopra...” Me lo stava toccando. “Uhuh, Esther me l'aveva detto che ce l'hai da cavallo...”
“No, Sue, fermati qui!”
S'è asciugata gli occhi con la mia cravatta e strofinata il viso sulla camicia. “Sei un gigante buono, Meek, io invece sono solo una puttana, ma tu sei buono con me, non mi vuoi?”
“Non possiamo proprio, sei di Roach, lo sai.”
Negli occhi ho visto un'ombra. “Meek, con ci credo!, non hai ancora capito che Roach non t'ha mandato per proteggermi ma per punirmi?!”
M'è mancato il respiro come per una ginocchiata alla bocca dello stomaco. Volevo più tempo per capire, non riuscivo a pensare, ero in ansia, le emozioni m'inceppavano il cervello senza sangue; mi girava la testa e il cazzo scoppiava. E lei non mi dava tempo: il suo profumo caldo era troppo per me, ...