1. Cronache dalla città di Nefalia


    Data: 31/05/2022, Categorie: Anale Hardcore, Sesso di Gruppo Autore: Andy88xy, Fonte: xHamster

    ... irresistibile, sentivo il suo seno schiacciato contro il mio braccio e la sua mano che mi accarezzava la gamba.
    
    Arrivammo finalmente in un luogo sperduto, in mezzo ai campi. Non c'era nessuno. Slacciai la cintura e mi avvicinai a lei, le accarezzai il viso.
    
    Ci scambiammo un altro bacio, irresistibile, ancora più profondo, voglioso, incredibilmente sexy. I baci si susseguivano. Le mie mani scesero lungo il suo collo, le alzai la maglietta e i polpastrelli scorrevano lungo la sua scollatura. Si staccò da me. “Leccamele, baciamele....” Accolsi quell'invito e la mia bocca scorse lungo il suo collo e scese, la punta della mia lingua disegnava i contorni della sua scollatura fino a quando non liberai un seno e continuai a disegnare i contorni del suo capezzolo che sentivo crescere nella mia bocca. Il respiro di Veronica era corto e pieno di desiderio, stringeva la mia testa verso il suo seno e liberò anche quell'altro in una chiara richiesta. La mia bocca si spostò e anche l'altro capezzolo ormai turgido e caldo venne accolto tra le mie labbra.
    
    Improvvisamente la mano di Veronica si fece più audace sulla mia gamba, mi stava accarezzando lungo tutta la mia erezione, stringendo ritmicamente. Il mio cazzo cresceva sempre di più tra le sue dita. Le tolsi definitivamente la maglietta ed i suoi seni sobbalzavano ad ogni respiro. Le mie dita scorrevano ora sotto la gonna, scorsi l'elastico delle sue mutandine, mi chinai e lo baciai. “Non qui....”, mi disse, con la voce spezzata ...
    ... dal desiderio. Mi prese il viso e lo avvicinò al suo, mi baciò, la mia mano si infilò nelle sue mutandine e quando sentì le labbra bagnate, lei ebbe un sussulto e aprì le gambe per facilitarmi l'accesso. Le mie dita si fecero più birichine e salirono fino al clitoride. Un'altra scossa pervase la mia dolce porcellina Veronica che chiuse gli occhi e aprì la bocca. La baciai, le leccai le labbra e la lingua, mossi il mio dito sul clitoride dolcemente, ritmicamente e lei cominciò a muovere il bacino. Ormai la sua mano mi stringeva, mi accarezzava. Si staccò poi e cominciò ad armeggiare con i miei pantaloni fino a quando la mia erezione fu libera.
    
    Fece scorrere i suoi polpastrelli lungo l'asta e poi la strinse, la sua mano
    
    come seta lo stringeva e lasciava scorrere le dita lungo la punta. Ero in estasi, ci guardammo, le nostre mani erano ormai profumate dai nostri umori. Tolsi le mani dal suo sesso e le avvicinai alla mia bocca e le assaggiai,le avvicinai alla sua di bocca e le mie dita si trovarono in mezzo ad un nostro bacio. Le leccammo insieme, dividendoci il suo sapore, guardandoci negli occhi.
    
    “Ti voglio ora....” mi disse trovando ora la cosa stuzzicante e superando i freni inibitori precedenti.
    
    Abbassai il suo sedile e le allargai le gambe mentre sprofondavo sul suo inguine con la mia bocca. Leccai a lungo sentendo nelle mie orecchie i suoi gemiti di piacere. Quando mi accorsi che era bagnatissima mi fermai, mi infilai un preservativo. La distesi bene sul sedile ...
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