Cronache dalla città di Nefalia
Data: 31/05/2022,
Categorie:
Anale
Hardcore,
Sesso di Gruppo
Autore: Andy88xy, Fonte: xHamster
... mi resi conto che con questa frase, avevo fornito un ulteriore assist, alle allusioni sconce di mio cognato…………..
“Eh si un bel cono alla crema ci vuole, anche alla panna vero Debby???”
Carla, assillata dalle battute del marito, venne in nostra difesa……
“Eh basta! Piantala un po’!! Cavoli sempre le stesse allusioni!! E’ ora che la finisci!!!”
Lui, finalmente tacque e per il prosieguo della serata non profferì più parola. Io sapevo, sempre per bocca di Carla, che lui cercava di non farla mai “incazzare” per non incorrere ai suoi dinieghi quando lui voleva fare sesso.
Rientrammo, quando l’aria fresca della tarda sera, iniziò ad accarezzare la nostra pelle, facendoci rabbrividire, e invitandoci a ripararci all’interno. Ci sedemmo nella hall e ordinammo delle bibite e dei liquori. Chiacchierammo amabilmente per quasi un ora, poi verso la mezzanotte, ci arrendemmo alla stanchezza e decidemmo di andare tutti a nanna.
Nella nostra camera, finalmente soli, ci spogliammo, ci lavammo e poi, stanchi, ci infilammo sotto le candide lenzuola e ci addormentammo rapidamente.
Al mattino, verso le otto Monica e Melissa furono le prime a svegliarsi. Si salutarono sottovoce e poi decisero di alzarsi e in costume adamitico, si infilarono in bagno. Appena soli io mi abbarbicai al corpo di Luca, giocando un po’, sbaciucchiandolo e accarezzando il suo corpo muscoloso e liscio. Lui brontolò perché gli disturbavo il sonno ma dopo pochi attimi, accettò di buon grado le mie ...
... attenzioni e si lasciò coccolare amorevolmente. A malincuore, dovetti cessare l’amoreggiamento, le fanciulle, sempre nude, uscirono dal bagno e iniziarono a muoversi qua e là per la camera, aprendo e chiudendo armadi e cassetti per scegliersi le “mise” per la mattinata in spiaggia. Pensai, che questo modo di comportarsi, alle ragazze, tranquillamente nude davanti a noi, glielo avevamo insegnato noi, ma non con le parole, ma bensì con il nostro comportamento, assolutamente libero e scevro da qualsiasi tabù. A dimostrazione di questo, Luca spostò il lenzuolo, gettandolo addosso a me, e nudo come un verme, con il pene dritto in avanti, si avviò, a sua volta verso il bagno. Udii, lo scroscio del potente getto, e il solito “aaaaaaaaaaaa” di soddisfazione per essersi finalmente liberato la vescica. Le “bambine” intanto, avevano scelto i bikini per la spiaggia, sui quali avevano indossato, dei copri costumi colorati in modo variopinto. Strappai faticosamente il mio corpo dal letto e anche io entrai in bagno. Mi sedetti sulla tazza e anche io sospirai la mia soddisfazione, poi, raggiungendo Luca, mi infilai sotto la doccia. Mi feci accarezzare a lungo dai getti d’acqua che provenivano da tutte le direzioni, premevo tutti i pulsanti che trovavo sulla consolle, e a mano a mano i getti d’acqua si modificavano, alcuni ruotando, altri variando la potenza e la forma del getto stesso. Due pulsanti erano contrassegnati con l’immagine schematizzata della donna e dell’uomo. Premetti il pulsante donna ...