1. Corna segrete.


    Data: 30/05/2022, Categorie: Cuckold Tradimenti Autore: Baxi, Fonte: RaccontiMilu

    ... lavanderia di cui vorrà servirsi; spero solo che, al momento, questo piccolo incidente non le crei dei problemi.» Lui mi ha sorriso e, con voce calma, mi ha rassicurato. «Signorina, stia tranquilla, non è successo niente e le assicuro che si tratta di un danno, cui si può porre rimedio senza alcun assillo.» Senza aggiungere altro, ha girato i tacchi e se n’è andato. Sono rimasta stupita, da quanto era successo e, dentro di me, mi son riproposta di offrirgli la colazione, appena lo avrei rivisto. Il giorno successivo, quando sono entrata nel bar, ho visto che era seduto ad un tavolo e, mentre consumava la sua colazione, con un dito scorreva lo schermo del suo cellulare. Mi sono avvicinata e mi sono offerta di pagargli la colazione, ma lui, con tutta tranquillità, ha declinato la mia offerta, specificando che la cosa era del tutto irrilevante. Poi, finito di consumare, è uscito salutandomi con un semplice gesto del capo. Dentro di me, sono rimasta amareggiata per il fatto che, pur avendogli creato un problema, non mi permetteva, in qualche modo, di disobbligarmi. Mi sono ripromessa che il giorno successivo sarei arrivata più presto, in modo da pagargli la colazione appena l’avrei visto giungere nel bar. Nei tre giorni successivi, invece, non l’ho visto e, quando ormai consideravo la faccenda chiusa, una mattina lui era davanti a me e stava già ritirando la sua consumazione. Allora mi son diretta prima alla cassa, provvedendo al pagamento della sua consumazione, poi, senza ...
    ... aggiungere altro, sono uscita. Lui mi aveva notato, perché, quando ero entrata, mi aveva sorriso, ma è rimasto sorpreso quando mi ha visto uscire, senza consumare nulla. Volutamente, per tre giorni, ho evitato di fermarmi nel bar e solo la quarta mattina, prima di entrare, ho aspettato che egli entrasse e, subito dopo, sono entrata dietro di lui. Giunti insieme al banco, lui si è girato e mi ha sorriso, ordinando due cappuccini con una brioche ai frutti di bosco per me ed una alla marmellata di albicocche per sé. Insieme ci siamo seduti ad un tavolo e con fare sereno, ci siamo presentati. «Piacere, sono Paolo; devo ammettere di esser stato scortese nei tuoi confronti; in fondo volevi solo offrirmi la colazione. Spero che oggi mi darai la soddisfazione di ricambiare.» Mentre parlava, i nostri occhi si sono incrociati ed il suo sguardo mi ha penetrato dentro, facendomi avvertire una strana sensazione: era come se quegli occhi fossero arrivati fin nel profondo della mia anima, provocandomi uno strano brivido che, dalla nuca è scivolato giù, lungo tutta la spina dorsale, per concentrarsi fra le mie gambe in maniera da farmi bagnare le mutandine. Sono rimasta sorpresa da questa sensazione. Non mi era mai capitata una cosa del genere. Mai, in vita mia, uno sguardo così penetrante mi aveva provocato una sensazione di piacere così forte, intensa. «Piacere, sono Lucrezia e non sei stato affatto scortese, anzi, fra noi due, quella scortese credo di esser stata io.» Mi ha di nuovo guardato ...
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