Monica
Data: 28/05/2022,
Categorie:
Etero
Autore: Octavious, Fonte: EroticiRacconti
... entrambi avessimo dimenticato quella giornata e forse era così.
A cena andammo in un ristorante di pesce. Si presentò da sola, con un abito corto e gli stivali. Non era scollata e mi sembrava sicuramente più matura, meno sexy e forse anche meno bella. Non mi aspettavo che venisse da sola. Parlammo del più e del meno, venni a sapere che era single e che stava preparando la tesi. Io le dissi che avevo trovato un appartamentino lì vicino e le parlai del mio lavoro, ancora stage pagato poco ma che mi interessava e piaceva.
Dopo cena facemmo una passeggiata, passando davanti alla discoteca dove ci baciammo. Parlammo del più e del meno e faceva molto freddo, era inverno. Le proposi di andarci a scaldare da qualche parte e le chiesi cosa preferiva tra bevanda calda o qualche pub.
Lei mi guardò negli occhi e molto diretta mi disse che aveva bisogno del bagno e si invitò a casa mia, sapendo che era vicina.
Quando uscì dal bagno tornai alla carica per uscire, per andare da qualche parte ma lei mi chiese se potevo farle una tisana. La preparai mentre aspettava seduta sul divano. Non parlava ma mi guardava e sorrideva. Io sentii subito imbarazzo ma poi capii che non avremo preso la tisana. Mi avvicinai a lei sul divano e la baciai. Non si tirò indietro.
Ci baciammo a lungo, accompagnati da carezze. Si alzò dal divano e si mise davanti a me, di schiena, chiedendomi di abbassarle la zip del vestito. Lo feci e intanto la baciavo sulle orecchie, le appoggiavo il pene tra le ...
... chiappe, accarezzavo le tette.
Sembravano un po’ più piccole di come ricordavo, forse lo erano perché aveva smesso di prendere la pillola, come mi rivelò dopo. Mi precedette in camera da letto, invitandomi a seguire quel corpo vestito di intimo e stivali. Il culo era quello di sempre.
A letto si mise subito a pecorina. Io la baciai ovunque, dietro, culo e schiena in su e in giù. Volevo girarla ma a quanto pare aveva quel modo lì in testa. MI chiese, testuale, di prenderla in quella posizione. Indossai il profilattico e la penetrai. Andai lentamente, per durare di più, ma comunque venni abbastanza presto, anche per lei che accompagnava il mio movimento con il bacino.
Fui sorpreso che volesse farlo così, dopo tanto che non ci vedevamo era un po’ un primo appuntamento. Glielo dissi ma non rispose niente, alzò solo le spalle. Dopo una chiacchierata a letto di qualche minuto, con annessa tisana, decise che era ora del bis. Non si era rivestita, dopo il sesso, e avrei dovuto capirlo che voleva un seguito.
Mi baciò sul collo e mi accarezzò l’uccello. A lungo, fino a che non raggiunsi una erezione soddisfacente. Se lo mise in bocca e constatai che non aveva perso la perizia. Poi si tolse il reggiseno e accarezzo la punta del mio pene con i suoi capezzoli, prima uno e poi l’altro. Ero eccitatissimo, la presi e la sdraiai a letto. La penetrai facilmente, stando sopra. Diedi qualche colpo e sentii che stava per eccitarsi. Raggiunto un buon punto di eccitazione mi staccai e ...