1. La moglie doppiamente cornuta


    Data: 27/05/2022, Categorie: Tradimenti Autore: zortonaldo, Fonte: Annunci69

    ... coglioni.
    
    «Assaggiati, troia!» le disse e avvicinò le labbra socchiuse a quelle di lei che gli cacciò la lingua in bocca.
    
    «Sei porco, porco, porco!» disse lei mentre veniva scopata con furia dal suo sottoposto.
    
    «Mi ti fotto, e ci godo che sei la mia capa, ti riempio di cazzo, troia, qui sei mia, mia!» ansimò lui col fiato corto.
    
    «Sì, bastardo, approfittane, finché puoi! Poi te le faccio pagare tutte, ma ora scopami!»
    
    «Girati!» ordinò Luigi, estraendo il cazzo.
    
    «Cosa vuoi fare?»
    
    «Ti voglio montare, vacca!»
    
    Claudia si mise a quattro zampe reggendosi sui gomiti.
    
    Prima di chiavarla, Luigi le leccò perineo e buco del culo. «Un giorno ti faccio anche quest’altro buchetto, puttana!» disse.
    
    Poi si mise in posizione e la montò. Il tempo e lo spazio si annullarono. Tutto era solamente piacere e goduria. «Porca puttana, vengo! Cazzo come vengo. Ti riempio tutta..!» disse Luigi. Spinse più in fondo che poté mentre la pompetta sotto ai coglioni emetteva schizzi di bianco calore nella fica della sua amante.
    
    Claudia si godette l’orgasmo del suo compagno di giochi.
    
    Luigi ritrasse il suo cazzo ancora turgido e vibrante.
    
    «Qui di fronte c’è il bagno, recupera un asciugamano.» disse Claudia che stava grondando venimento e sborra.
    
    Luigi, la fronte sudata, barcollò attraverso il corridoio e tornò con due piccole salviette.
    
    «Ecco.» disse.
    
    Claudia si asciugò «Complimenti! bella sborrata anche oggi.»
    
    «È bellissimo farlo con te.» mormorò ...
    ... Luigi.
    
    Claudia si mise in piedi e gli diede un bacio sulla bocca. «Vestiamoci!»
    
    Luigi annuì.
    
    Rientrarono separatamente per non dare nell’occhio.
    
    * * * * *
    
    Alle 18:05 Elena uscì dall’ufficio, andò spedita al parcheggio antistante l’azienda, salì in macchina e si diresse verso il centro commerciale lungo la provinciale. Dopo aver parcheggiato in una zona con poche macchine, mandò un messaggio a Ernesto «"Settore N - fila 7", ti aspetto!»
    
    Ernesto non si fece attendere a lungo.
    
    E lei fu rapida a scendere dalla vettura per salire sul Suv scuro.
    
    «Andiamo al solito posto?» chiese mentre si allacciava.
    
    «Sì, direi di sì.»
    
    Il macchinone si mosse e, nel giro di dieci minuti, prese una strada di terra battuta che conduceva verso un boschetto.
    
    C’era già un’altra vettura. Una station wagon, il posto era quindi noto alle coppie clandestine!
    
    Elena aggrottò le sopracciglia, quell’automobile aveva qualcosa di familiare.
    
    «Non siamo soli.» rise Ernesto. Si girò verso Elena. «È un problema, per te?»
    
    «No, tanto la macchina è la tua. Però mettiti in modo che quando scendo per andare sui sedili posteriori, non mi vedano, vuoi?»
    
    «D’accordo, donna iper prudente.» Ernesto sorrise e fece manovra. Spense il motore e lei sgattaiolò dall’abitacolo per salire dietro. Anche Ernesto scese e la raggiunse.
    
    «Aiutami a sfilare i jeans.» disse lei, dopo essersi sbottonata e liberata delle scarpe.
    
    Lui ubbidì. Poi lei si tolse gli slip.
    
    Anche Ernesto si era spogliato degli ...