LA CHAT -Episodio 10
Data: 26/05/2022,
Categorie:
Erotici Racconti,
Dominazione / BDSM
Racconti Erotici,
Voyeur
Autore: AlphaMaster1964, Fonte: RaccontiMilu
... della figa colante con le dita di una mano e inserire dentro l’ovetto con l’altra. Ebbi un brivido di piacere. Anche spento il suo peso era avvertibile e stimolante. Lo avevo provato prima, per sentire le vibrazioni e descriverle al mio Signore, in modo che scegliesse per me. Il risultato era stato un orgasmo devastante, ed il giocattolo color cipria era finito sul pavimento, sputato fuori dalle contrazioni del mio ventre. Anzi, sputato fuori dalle contrazioni della mia fica da puttana. Ecco, così lui mi voleva.
Dovevo mettermi dei legging, in modo da contenere l’ovetto. L’antenna mi sarebbe finita tra le chiappe, davanti al buco del culo, e forse si sarebbe anche intravista come sagoma, ma non mi importava. Volevo uscire e godere davanti alla gente, come una troia. Mi finii di vestire, senza mutande ne reggiseno, come Lui mi comandava, sapendo che i capezzoli eretti si sarebbero probabilmente fatti vedere sotto felpa e giacca, ma meglio. Che mi guardassero se volevano farsi venire il cazzo duro. Io ero solo quello, una macchina per fare indurire cazzi e produrre umori vaginali, miei o di donne che si eccitino guardandomi. E probabilmente al ritorno i pantaloni sarebbero stati bagnati come se mi fossi orinata addosso. Ma chi se ne frega, Lui lo vuole. Li avrei nascosti con il giaccone lungo. E se qualcuno li avesse intravisti, che pensasse cosa voleva.
Mi finii di vestire, e scesi in strada. Avevo i miei ordini. Vibrazione 1, la minima e la più silenziosa quando ...
... avevo gente troppo vicina che avrebbe potuto udire il ronzio. Vibrazione 6, quella bastarda che mi faceva sobbalzare per gran parte del tempo. Vibrazioni massime per godere a fondo.
Misi la numero 6 visto che la gente c’era ma non era vicina, e la strada trafficata a sufficienza da coprire qualsiasi ronzio. Ogni volta che partiva l’impulso forte avevo uno scatto. Mi contraevo, mi si inarcava la schiena, barcollavo… sicuramente la gente intorno avrebbe notato qualcosa. Meglio per me, io stavo già godendo come una scrofa, la mia fica da vacca godeva e colava. Sentivo già freddo sule labbra della mia topa allargata dal vibratore, e questo significava che ormai i pantaloni erano bagnati. Già bagnati, anzi. E per aggiungere qualcosa che farebbe piacere a Lui, bagnati dei miei succhi da ninfomane. Ecco, sto scrivendo di me quello che lui ama leggere.
Camminare era davvero difficile, ansimavo, il mio volto era rosso. Mi sentivo vicina all’orgasmo, ed ero sicura che se fossi venuta camminando avrei perso l’equilibrio. La mascherina ed il cappello mi nascondevano il volto, e questo rendeva sicuramente meno facile capire, ma sono certissima che avevo uno sguardo degno di una cernia lessa. L’orgasmo stava montando. Sapevo che in quel caso avrei dovuto mettere la 10, quella che mi scuoteva il corpo brutalmente dall’interno. Il semaforo pedonale era rosso. Mi sarei potuta appoggiare al palo e godere li, se ero fortunata. Misi la vibrazione massima e fingendo di aspettare il verde mi ...