1. Trav la mia prima volta con un uomo vero


    Data: 22/06/2018, Categorie: Trans Autore: giuliettotrav, Fonte: EroticiRacconti

    ... cominciato a muovere lentamente il mio fondoschiena. Riconobbi subito il tocco della cappella di Claudio sul mio ano, era più grande, più calda e più morbida delle dita che fino allora avevano giocato col mio intimo. “Non aver paura.” Mi disse in tono gentile. Volevo rispondergli, ma una rapida spinta fece affondare senza problemi la sua cappella nel mio buco umido, e l’unico verso che riuscii ad emettere fu un grido soffocato che ben presto si trasformò in un mugolio. Era stato doloroso, ma non potevo negare a me stesso che quello che stavo provando era principalmente piacere ed eccitazione. Anche l’altra mano di Claudio si sistemò sul fianco libero e il suo basso ventre cominciò una leggera danza muovendosi avanti e indietro di pochi millimetri alla volta, ma facendo in modo che il membro affondasse sempre più di quanto si ritraeva subito dopo.
    
    Sentivo quel pezzo di carne bollente risalire le mie viscere e la presa di Claudio farsi sempre più energica sui miei fianchi. Il mio sesso intanto era tornato in erezione completa e lo sentivo ondeggiare sotto le ritmiche spinte del mio amante. La testa mi stava scoppiando, il dolore e il piacere si fondevano continuamente man mano che la foga della penetrazione aumentava ed io ero incapace di trattenere dei mugolii soffocati che ben presto si trasformarono in un ansimare continuo e profondo. Dopo poco cominciò anche Claudio a farsi sentire; i suoi versi erano più controllati ma non meno intensi, le sue spinte sempre più ...
    ... violente non mancavano di procurarmi improvvise fitte di dolore quando faceva certi movimenti ma io non avevo alcuna intenzione di dirgli di fermarsi. Mi stava scopando come avevo sempre desiderato qualcuno facesse e avrebbe potuto continuare a farlo tutta la notte. A questo punto Claudio stacco una mano dal mio fianco e la appoggiò sulla parte superiore della mia schiena cominciando ad esercitare una pressione energica. Io assecondai quella spinta, il mio busto stava scendendo sempre di più verso il letto e man mano che lo faceva la penetrazione risultava sempre più dolorosa; ci volle poco perché mi trovai con la faccia appoggiata di lato sul letto, le gambe piegate e divaricate in modo tale da protendere verso l’alto il mio sedere che era sodomizzato senza più alcun riguardo da Claudio, il quale ora estraeva quasi completamente il suo uccello per riaffondarlo subito in me tanto che potevo sentire i suoi testicoli sbattere sulla zona compresa fra il mio membro e l’ano. Mi mancava il respiro, le fitte di dolore mi costringevano a tenere la bocca costantemente aperta e i versi che vi uscivano erano ormai quasi delle grida. Le mie braccia protratte all’indietro, facevano in modo che le mani potessero raggiungere il sedere ora per divaricare i glutei, ora per scendere ad accarezzare le cosce inguainate nelle calze. Mi sentivo una troia, un uomo mi stava inculando ed io godevo tanto più quanto il mio buco era violentato. La penetrazione di Claudio mi stava letteralmente facendo ...