1. Trav la mia prima volta con un uomo vero


    Data: 22/06/2018, Categorie: Trans Autore: giuliettotrav, Fonte: EroticiRacconti

    ... mi avvicinai a lui cercando di camminare nella maniera più sexy che potevo, mi sedetti sul letto accavallando le gambe (non senza difficoltà a causa del gonfiore a livello genitali) e cominciai ad accarezzargli il petto fino a scendere sul suo membro stanco e afflosciato. “Cosa ti piacerebbe facessi?” gli chiesi continuando ad accarezzargli l’uccello e i testicoli. “Spogliati!” mi disse e quando io levai la mano per portarmela verso i bottoni della camicia, lui riprese “Non qui, mettiti là, davanti al letto” e m'indicò il punto in cui un attimo prima lo avevo fatto godere bevendo il suo seme. Io mi alzai lentamente, raggiunsi la posizione concordata e cominciai a sbottonarmi la camicia in maniera molto lenta e provocante. Quando la camicia scivolò sul pavimento, fu la volta della gonna; mi girai mostrando la schiena a Claudio (che intanto sul letto aveva cominciato ad accarezzarsi gustandosi lo spettacolo), portai le mani dietro la schiena all’altezza della vita e feci scendere la cerniera che chiudeva la gonna. Quando la vita della gonna si fu allargata, la feci scendere lungo le gambe piegandomi a novanta gradi e rimanendo in quella posizione per un attimo prima di sfilare entrambi i piedi. Mi tornai a drizzare e mi girai verso Claudio che mi guardava con approvazione continuando ad accarezzarsi. “Togliti anche le mutande.” Mi ordinò notando il mio sesso rigido che usciva per metà dal pizzo. Non me lo feci ripetere due volte, ora che non aveva più costrizioni il mio fallo ...
    ... appariva dritto e rigido in tutta la sua lunghezza; guardai Claudio che subito continuò “Masturbati, ti voglio vedere venire!”.
    
    Feci un passo indietro, appoggiai il mio sedere nudo sul piano freddo del mobile su cui avevo appoggiato i bicchieri ed allargai le gambe, i miei piedi non toccavano più per terra ed io appoggiai la schiena contro il muro cui era appoggiato il mobiletto. Una mano raggiunse i genitali e l’altra scese lungo una gamba, accarezzando le calze fino al bordo dove il nylon lascia il posto alla pelle morbida e liscia. La mano che era sui genitali afferrò subito il membro ed io sentii subito la necessità di menarmelo; d’altronde era dal momento in cui mi ero vestito che ero eccitato e l’avevo duro e i brividi che cominciarono a percorrermi tutto il corpo mi fecero intuire che non ci sarebbe voluto molto prima di scoppiare in un orgasmo. Mi masturbavo sempre più lentamente e con movimenti più accentuati, accompagnando ogni mossa della mano con un verso di piacere mentre l’altra dalle gambe era salita ed accarezzava incessantemente tutto il mio corpo dal busto al viso. Quando arrivò l’orgasmo, il getto di sperma salì veloce verso l’alto con un rumore sordo subito coperto dalle mia urla liberatorie; continuavo a venire mentre il movimento della mano andava sempre più rallentando e quando si fermò del tutto rimasi per un attimo fermo sul mobile, gli occhi chiusi, le gambe larghe, la schiena appoggiata al muro, continuando ad accarezzarmi il busto mentre il mio ...
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