1. Trav la mia prima volta con un uomo vero


    Data: 22/06/2018, Categorie: Trans Autore: giuliettotrav, Fonte: EroticiRacconti

    ... mi sedetti sul letto e aspettai…….quella sera non ero lì solo per me.
    
    Passò poco più di un quarto d’ora da quando avevo finito di prepararmi, dei passi si avvicinavano lungo il corridoio dell’albergo e si fermarono al di fuori della mia porta. Sentii bussare, fui preso da mille paure: se non è lui? Se è uno scherzo? Sentii bussare nuovamente, questa volta in maniera più decisa; dovevo decidere se fare finta di niente e aspettare che chi bussava alla porta della camera se ne andasse oppure aprirla e rischiare di
    
    non trovare chi stavo aspettando. In quel momento, però, sentii il corsetto stringersi sul mio corpo, sentii il profumo del trucco che avevo addosso e, allungata una mano, la feci scendere lentamente lungo la gonna di pelle e le gambe avvolte nel nylon delle calze. Un’eccitazione fortissima s’impadronì di me e mi diede la forza ed il coraggio di recarmi verso la porta per aprirla. Afferrai la maniglia e la feci scendere lentamente, quindi cominciai ad aprire la porta col cuore che mi batteva in maniera forsennata.
    
    Il ragazzo che trovai dietro la porta era alto, capelli corti mori, occhi chiari tra il grigio e il verde, né magro né grasso, sulla trentina. Non sono mai stato bravo a riconoscere i canoni della bellezza maschile, ma non avrei certo affermato che fosse un brutto ragazzo. Era Claudio, la persona che aspettavo. C’eravamo conosciuti tramite Internet, poi una breve corrispondenza in cui ci siamo inviati delle foto e infine la decisione di ...
    ... incontrarsi. Le paure di trovare la persona sbagliata dietro la porta se n’erano andate, ma furono subito rimpiazzate dalla paura di non piacergli. Era la prima volta che mi mostravo a qualcuno, certo avevo mandato delle foto a lui e ad altre persone, ma dal vivo era una cosa completamente diversa. Claudio entrò nella stanza e chiuse la porta appoggiando la sua mano sulla mia, ancora appoggiata sulla maniglia. Quel tocco mi diede i brividi. Indossava un giubbotto lungo di vari colori scuri, una camicia di velluto verde scuro, un paio di pantaloni neri e delle scarpe marrone; un profumo fresco e molto maschile lo avvolgeva e fui sorpreso di scoprirmi eccitato da esso. Lo aiutai a togliersi il giubbotto mentre pensavo tra me e me che non avevo la minima idea di come comportarmi e di cosa fare da quel momento in poi. Per fortuna ci pensò lui a prendere in mano la situazione, mi diede una piccola carezza sul viso e mi disse sempre col tono di prima: "Vorrei farmi una doccia se non ti dispiace, perché intanto non versi qualcosa da bere?" Fino a quel momento non mi ero neanche accorto che nella stanza c’era un piccolo mobiletto bar, così mentre Claudio si avviava verso il bagno sbottonandosi la camicia, io cominciai a cercare due bicchieri e ad esaminare la dotazione del bar. L’atmosfera era molto tranquilla, sembrava una visita di cortesia da parte di un amico, ma sapevamo bene entrambi che il sesso era l’unico motivo del nostro incontro.
    
    Quando Claudio uscì dal bagno era ancora mezzo ...
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