Sedici anni - Capitolo 9
Data: 23/05/2022,
Categorie:
Anale
Prime Esperienze
Gay / Bisex
Autore: aramis45, Fonte: xHamster
... cielo uno spettro di colori ardenti. I profumi del porto ondeggiavano sul vento ed i suoni dell’estate ci circondavano. Ma io me ne accorgevo appena, il mio cuore stava battendo per tanto amore che il mondo intero avrebbe potuto scioglierdi ed io non me ne sarei preoccupato. E poi, quando girammo l’angolo… BAM! Alessandro si scontrò con qualcuno piombando a terra. Vidi che era Cristian. Strinsi i pugni e mi preparai ad andargli contro ma lui non si mosse. Restò fermo guardando per un momento Alessandro, poi abbassò gli occhi, come se fosse pieno di rimorso.
"Mi spiace", disse allungando la mano ad Alessandro che sembrava piuttosto confuso per l'improvviso atteggiamento di scusa di Cristian.
"Dovresti guardare dove vai!", Disse Cristian ritornando un po’ arrogante.
"Forse dovresti guardare tu dove vai", replicai pronto a battermi se fosse stato necessario.
“Maledetto stronzo, fatti gli affari tuoi!" Sbraitò.
"Perché dovrei?" Dissi sempre più incazzato, "sembra che tu ti sia divertito a sbattere a terracome il mio amico."
"Pensi che ne abbia goduto?" Mi gridò in faccia.
"Non è stato così? Vantandoti con tutti alla festa di come lo avevi colpito. Ti sentivi un grand uomo, non è vero? Quindi perché non dovrebbe esserti piaciuto?", lo fissai negli occhi rifiutando di cedere. Ma più lo fissavo, più vedevo diminuire la sua ostilità, finché successe qualche che mi scioccò. Vidi una lacrima scendere dai suoi occhi blu, rigargli una guancia ed in una voce ...
... piena di tensione, paura e rabbia mentre rapidamente parlava: "Perché io l'amo." L'espressione di Cristian si addolcì, i suoi occhi si allargarono di stupore e poi si lasciò cadere. Era sorpreso e vergognoso di quello che aveva detto, ma non era scioccato neppure la metà di quanto lo era Alessandro o io. Ambedue lo fissavamo increduli di quanto avevamo sentito. L'ira che avevo sentito per lui cominciò a scemare, sostituita da comprensione, forse anche pietà. Cristian amava un ragazzo, ma la sua paura e l'insicurezza era così potente da fargli odiare l’oggetto del suo amore, biasimando Alessandro per il fatto di amarlo.
"Cristian", cominciai lentamente, allungando una mano verso di lui sperando di dargli conforto.
"Fottiti", disse attraverso le lacrime prima di girarsi e fuggire.
La mia mente barcollava dopo quell'incontro. Era accaduto così velocemente ma in quell’istante molto era cambiato. Mi rivolsi di nuovo ad Alessandro che era ancora seduto in terra sconvolto. L'aiutai ad alzarsi ma non parlammo, ci limitammo a guardarci.
"Ehi i ragazzi, come va? " Alzai lo sguardo e vidi Alberto che si dirigeva verso di noi, aveva un sorriso gigantesco sul viso che mi diceva quanto era lieto di vederci insieme. Ma noi eravamo ancora storditi per quello che era appena successo e siamo riusciti a mala pena a dire ciao. Alberto sembrò improvvisamente a disagio, senti che qualche cosa non andava. Si leccò nervosamente le labbra e si guardò i piedi e diede un calcio ad un ...